Carabiniere ucciso, impronte digitali dove era stato nascosto il coltello: di chi sono
Nuovi sviluppi nelle indagini sull'uccisione di Mario Cerciello Rega a Roma. Gabriel Natale-Hjorth - si legge su Il Fatto Quotidiano - potrebbe aver aiutato il suo amico Finnegan Lee Elder a nascondere l'arma del delitto nel controsoffitto della stanza 109 dell'hotel Le Meridien Visconti, dove alloggiavano. E potrebbe essere stato a conoscenza già da prima della presenza del coltello “da marines” con lama da 18 centimetri che il connazionale aveva portato con sé all'incontro con i carabinieri. È il sospetto dei carabinieri del Ris, che nella giornata di oggi hanno catalogato decine di reperti da esaminare nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere di 35 anni ucciso con 11 coltellate la notte fra il 25 e il 26 luglio nel quartiere Prati a Roma. I due americani 19enni sono accusati rispettivamente diconcorso in omicidio e omicidio, ma se il secondo ha subito confessato le coltellate – difendendosi affermando di aver agito per paura e di non aver capito di trovarsi di fronte a delle forze dell'ordine – il primo continua a dichiararsi “estraneo” alla parte dell'omicidio.