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L'Italia sempre più poveraDal 2007 lavoratori e pensionati hanno perso oltre mille euro

Nicoletta Orlandi Posti
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In cinque anni lavoratori e pensionati hanno subito una consistente perdita del reddito disponibile: più di 1000 euro. E' quanto rivela un'indagine della Cisl e dell'Università di Firenze sulle dichiarazioni dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati che si sono rivolti ai Caf Cisl tra il 2007 e il 2012. Secondo lo studio, presentato, nel quinquennio la perdita del reddito disponibile è stata del 5,7% per l'aumento dell'imposta netta dovuto al drenaggio fiscale (fiscal drag), per la crescita della fiscalità locale, per il mancato adeguamento delle detrazioni per lavoro dipendente e per pensioni, per l'insufficiente crescita del reddito reale che non riesce a compensare l'aumento dell'imposta netta. In particolare, con riferimento al fiscal drag, l'indagine mostra come il mancato adeguamento dell'imposta all'inflazione durante il periodo 2007-2012 abbia determinato un minor reddito disponibile. I contribuenti Caf-Cisl hanno cumulato, nel periodo considerato, una perdita pari al 5,83% del reddito 2012 (circa 1040 euro): tale perdita è sopportata soprattutto dalle classi centrali (tra 10 e 55 mila euro di reddito complessivo 2012). Tra 29 e 50 mila euro la percentuale di reddito "perso" supera il 6%. Restano poco o per nulla toccati dal fenomeno i contribuenti all'interno della no tax area, molti dei quali con un'imposta netta pari a zero nei due scenari, così come rimangono solo marginalmente sfiorati dal fenomeno i redditi alti e medio alti (sopra i 55 mila euro l'entità del fenomeno è relativamente contenuta; è minima per i redditi superiori a 150mila euro); i lavoratori dipendenti subiscono più di tutti il mancato adeguamento del meccanismo irpef all'inflazione (la perdita cumulata, a valori 2012, è stimata al 6% del reddito 2012).

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