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Carabiniere ucciso a Roma, il collega Andrea Varriale al colloquio con il pusher un'ora prima della chiamata

Caterina Spinelli
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Nell'ordinanza con cui il gip convalida l'arresto di Elder Lee e Natale Hjorth - accusati dell'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega - emerge che il collega Andrea Varriale era sul posto un'ora prima della telefonata al 112. L'uomo era in piazza Mastai a colloquio con il pusher, Sergio Brugiatelli. Il 47enne solo dopo quell'incontro ha denunciato il furto del suo zainetto. "Alle 2.04 e 22 secondi del 26 luglio - si legge nell'atto - la Centrale operativa dei carabinieri riceveva la richiesta di intervento da parte di Brugiatelli (pregiudicato, sottolinea il giudice, ndr) che riferiva di aver già provato a contattare i responsabili del furto". Leggi anche: Carabiniere ucciso a Roma, ai funerali l'ovazione a Salvini Poche righe più giù viene riportata l'annotazione di servizio di Varriale, dalla quale "emerge che poco prima di ricevere l'incarico di effettuare l'operazione in abiti civili volta al recupero dello zaino di Brugiatelli, alle ore 1.19 (quasi un'ora intera prima, dunque, ndr) Varriale era intervenuto in piazza Mastai su ordine del maresciallo Pasquale Sansone, anch'egli effettivo presso la stazione Farnese, il quale gli riferiva di trovarsi sul posto unitamente ad altri operanti per la ricerca di un soggetto (Brugiatelli) che si era dato alla fuga dopo aver consegnato ai militari un involucro bianco contenente tachipirina". 

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