Carabiniere ucciso a Roma, le ultime parole prima di morire: "Aiuto, mi stanno ammazzando"
"Aiuto, mi stanno ammazzando". Sono state queste le ultime parole di Mario Cerciello Rega prima di morire per mano di due americani in cerca di droga. Poi il vicebrigadiere dell'Arma è crollato a terra per le coltellate sferrate da Elder Lee, mentre il collega Andrea Varriale era impegnato in un corpo a corpo con l'altro ragazzo americano, Natale Hjorth. Non è riuscito a reagire alle pugnalate Rega come testimonia il fatto che non è stata trovata alcuna ferita sulle sue braccia, ultima traccia del tentativo di parare il coltello. Il primo colpo fatale, come emerge dall'autopsia, è stato al cuore e non gli ha lasciato scampo. Leggi anche: Carabiniere ucciso a Roma, il vescovo al funerale: "Sia fatta giustizia" Ad aver contattato Rega sono stati i suoi colleghi, coloro che hanno assistito alla lite tra i due americani e il pusher Sergio Brugiatelli (reo di aver rifilato un'aspirina tritata al posto della cocaina). A vedere la scena sono stati quattro carabinieri fuori servizio, due marescialli e due ragazzi che da poco sono entrati nell'Arma. Dopo aver tentato un inseguimento a Elder e Natale, che nel frattempo avevano rubato il borsello di Brugiatelli per ripicca, i carabinieri hanno chiamato una pattuglia. Qui sono comparsi in borghese Rega e Varriale.