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Carabiniere ucciso a Roma, i due studenti americani erano in vacanza: lo scippo per comprarsi la droga

Cristina Agostini
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Il forte sospetto è i due studenti americani abbiano compiuto lo scippo del borsello per comprarsi la droga. I filmati delle telecamere di sorveglianza nella zona di piazza Mastai e dell'hotel a Prati, ma anche l'esame e l'incrocio dei tabulati telefonici dei cellulari personali e di quello preso alla persona derubata nelle ore dopo il delitto, sarebbero stati determinanti alla svolta nelle indagini sull'uccisione del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ammazzato a coltellate. Leggi anche: "Adesso basta, giudici troppo permissivi". Furia-Giordano, quello che nessuno osa dire sul carabiniere ucciso Ci sono poi le testimonianze, le prime, parziali, analisi scientifiche sui reperti rinvenuti nella stanza da letto che hanno convinto i magistrati a procedere con il fermo di entrambi. Un'inchiesta serrata che ha portato al fermo dei due cittadini statunitensi che in queste ore vengono interrogati dagli inquirenti. Si tratterebbe di due giovani di 19 anni che erano in vacanza nella capitale. Si fa preponderante l'idea che all'origine dello scippo del borsello possa esserci una motivazione legata alla droga. Il furto sarebbe stato quindi compiuto per ottenere i soldi necessari ad acquistare sostanze stupefacenti dai pusher che girano a Trastevere. Da ambienti investigativi trapela comunque fiducia relativamente alla possibilità che i due fermati possano rendere a breve una confessione su quanto accaduto la scorsa notte a Roma.

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