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Sea Watch, Carola Rackete celebrata in Francia. Il Viminale la inchioda: "Ma si è già scordata tutto?"

Giulio Bucchi
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"Ma Carola Rackete se n'è dimenticata?". Dal Viminale filtrano commenti tra l'ironico e l'amaro a proposito delle celebrazioni francesi per la capitana della Sea Watch. Il Comune di Parigi ha concesso alla 31enne tedesca volontaria della Ong la propria cittadinanza onoraria, mentre la portavoce del governo Macron, Sibeth Ndiayel, aveva bollato come "non accettabile" il comportamento del ministro dell'Interno Matteo Salvini nei confronti della comandante della SeaWatch 3. Leggi anche: "Temiamo per la sua incolumità". Carola, il legale alza l'asticella: inaudita accusa a Salvini Peccato che, come fanno ricordare proprio dal Viminale, era stata la stessa Francia a ignorare le richieste della nave ong, più di una volta. "Niente porto sicuro e zero risposte alle mail di Rackete. A denunciarlo è proprio Carola, nei giorni in cui aveva fermato la nave all'ingresso delle acque territoriali italiane", sottolineano dal Ministero degli Interni italiano. "In due mail indirizzate a Roma, una del 24 giugno alle 19.07 e l'altra il giorno successivo alle 22.57, scrive: Ho inviato numerose richieste di POS a Malta e alla Francia e ho provato a coinvolgere gli Stati di bandiera nel coordinamento del POS. Finora nessun risultato". Il giorno successivo, stessa storia. E mentre l'Italia "si era già fatta carico di alcuni malati e di alcuni minori non accompagnati", ricorda il Viminale con orgoglio, Macron non aveva mosso un dito. Salvo poi attaccare violentemente il governo italiano dopo lo speronamento della Sea Watch ai danni di una motovedetta della GdF al molo di Lampedusa. Dettagli, evidentemente: non risultano rifiuti sdegnati da parte di Carola di fronte alle autorità francesi.

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