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Omicidio Jennifer Zacconi, Palazzo Chigi risarcirà la madre al posto del killer

Per l'omicidio di Jennifer Zacconi, uccisa al nono mese di gravidanza e sepolta in una buca, Palazzo Chigi risarcirà la madre al posto del killer: 80 mila euro.

Ignazio Stagno
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Se il killer non ha i soldi per risarcire i familiari delle tue vittime, a pagare ci pensa lo Stato. Il giudice civile di Roma ha condannato la Presidenza del Consiglio e risarcire 80 mila euro a Anna Maria Giannone, madre di Jennifer Zacconi, 22 anni, di Olmo di Martellago (Venezia), uccisa al nono mese di gravidanza e sepolta in una buca. La condanna è dovuta all'inadempimento di una direttiva europea da parte dello Stato. La Presidenza del Consiglio dei ministri dovrà infatti risarcire 80mila euro ad Anna Maria Giannone, madre della giovane di 22 anni uccisa al nono mese di gravidanza dal compagno Lucio Niero e sepolta poi in una buca nelle campagne venete. Palazzo Chigi è stato condannato al risarcimento dal giudice di Roma in base alla direttiva europea che prevede che, se il colpevole di reati intenzionali violenti, non è in grado di di risarcire il danno questo dovere spetta allo Stato. L'omicidio - Nieri, infatti, condannato a 30 anni di carcere e a 80mila euro di risarcimento alla madre di Jessica e 85mila euro ad altri suoi familiari, non può liquidare la somma. Da qui la richiesta del tribunale civile di Roma. Il risarcimento, però, spetta solo alla madre, non al nonno. L'omicidio di Jennifer risale al maggio 2006. Lei, 22 anni, era al nono mese di gravidanza e avrebbe partorito dopo pochi giorni. Un bimbo concepito assieme Lucio Niero, piccolo imprenditore 34enne, sposato e con figli, con cui Jennifer aveva avuto una breve storia. Lui per paura che lo scandalo facesse saltare il suo matrimonio e ne compromettesse la reputazione in paese, decise di uccidere la ragazza e occultarne il cadavere, sotterrandolo in un campo di Maerne, vicino Venezia.

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