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Meteo-follie, in Italia fa troppo freddo: allarme-turismo, un settore in crisi

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Caterina Spinelli
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Il tempo è ballerino e le previsioni per l' estate non promettono nulla di buono sulla nostra penisola. Gli esperti si sono già dati da fare e stilato i loro pronostici: per la prima volta dopo 5 anni, si prevede una riduzione del numero di turisti in Italia (- 0,9%). Due le cause: l' instabilità del meteo e la riduzioni delle tensioni internazionali nei Paesi del Mediterraneo sud-orientali. Una flessione che coinvolge indifferentemente turisti italiani (-1,1%) e internazionali (-0,8%). A soffrire di più saranno in modo particolare le aree costiere (-1,4%), mentre le meno danneggiate saranno i centri minori e le città d' arte (-0,4%) e soprattutto le località lacustri, dove invece si dovrebbe registrare una leggera crescita (+0,2%). La crisi si farà sentire di più al Sud e sulle Isole (-1,4%), mentre ci sono proiezioni più favorevoli per Nord-Est. «Il turismo italiano è in un momento delicato. La spinta propulsiva degli anni scorsi si sta esaurendo e riemergono le problematiche mai risolte del settore, dalle carenze infrastrutturali all' abusivismo. La delega al governo in tema di turismo è un' occasione per portare a casa una riforma mirata alla crescita: servono interventi per individuare e tutelare le figure professionali del turismo, ma anche un contrasto più efficace all' abusivismo ricettivo e un piano per ridurre le tasse sul settore», il commento del presidente di Assoturismo Confesercenti, Vittorio Messina. Per approfondire leggi anche: Meteo, afa record nel week end In effetti, scrive Assoturismo, «il fisco turistico italiano è tra i più pesanti d' Europa. E tartassa i turisti in vacanza chiedendo loro circa 2,6 miliardi di euro l' anno. Una vera e propria stangata, dovuta non solo ad un' Iva sui prodotti turistici superiore di 1,5 punti alla media europea, ma anche ad una tassa di soggiorno particolarmente esosa, che quest' anno peserà per 600 milioni di euro e la cui incidenza arriva a superare il 10% del costo di pernottamento di una famiglia in vacanza». Intanto il ministro del Turismo Gian Marco Centinaio ha annunciato il via libera a una serie di emendamenti alla Legge delega al Turismo, come la possibilità «di fare turismo anche in aree che non sono mete turistiche tradizionali e soprattutto anche al di fuori dell' alta stagione». E «la riscoperta delle aree rurali, dove si sintetizza al massimo il binomio agricoltura e turismo». «Infine, e questo lo ritengo un passaggio fondamentale, - ha commentato il ministro - è passata anche la Carta del Turista, sempre inserita nel Dl Crescita e già applicabile subito, che consentirà al turista di acquistare, con un unico strumento, beni e servizi, dai trasporti, all' ingresso ai luoghi di cultura, parchi divertimento, spettacoli, prodotti enogastronomici». (Da.Mas.)

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