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Papa Francesco contro la politica: "Costruire i muri e sbarrare gli ingressi? Non sarà per sempre"

Caterina Spinelli
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Papa Francesco torna a occuparsi di politica. Questa volta l'occasione ideale è la Giornata mondiale dei poveri, che, ancora una volta, sembra dedicare agli immigrati: "Si possono costruire tanti muri e sbarrare gli ingressi per illudersi di sentirsi sicuri con le proprie ricchezze a danno di quanti si lasciano fuori. Non sarà così per sempre". Il testo del pontefice è un chiaro rimando alla linea del governo gialloverde: "Come dimenticare i milioni di immigrati vittime di tanti interessi nascosti, spesso strumentalizzati per uso politico, a cui sono negate la solidarietà e l'uguaglianza? E tante persone senzatetto ed emarginate che si aggirano per le strade delle nostre città?". Leggi anche: Papa Francesco, la bomba di Dagospia che può far crollare il Vaticano Poi ancora: "In una condizione come questa - ha sottolineato - il cuore di tanti si chiude, e il desiderio di diventare invisibili prende il sopravvento". Il Santo Padre bacchetta la società contemporanea che continua imperterrita a generare disuguaglianza economica: "Riconosciamo una moltitudine di poveri spesso trattati con retorica e sopportati con fastidio. Diventano come trasparenti e la loro voce non ha più forza né consistenza nella società. Uomini e donne sempre più estranei tra le nostre case e marginalizzati tra i nostri quartieri".

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