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Pavone Canavese, si complica la posizione del tabaccaio che ha ucciso il rapinatore: ecco l'autopsia

Davide Locano
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Si complica il caso di Pavone Canavese, provincia di Ivrea, dove un tabaccaio ha sparato e ucciso un ladro moldavo di 23 anni. Ora Franco Iachi Bonvin è indagato per eccesso colposo di legittima difesa, presto potrebbe essere nuovamente ascoltato dal procuratore Giuseppe Ferrando. E la posizione di Bonvin, come detto, si complica in seguito all'autopsia sul corpo del bandito moldavo che ha perso la vita, Ion Stavilia. Stando a quanto scritto dall'Agi, il medico legale Roberto Testi avrebbe confermato quanto già detto dagli inquirenti subito dopo la tragedia. Sul corpo del 23enne sono stati ritrovati due fori: uno d'entra e l'altro d'uscita del proiettile. Il colpo ha raggiunto la parte destra del cuore, permettendo al ladro di fare qualche passo prima di morire. Per questo, ipotizza chi indaga, il moldavo potrebbe essere stato colpito in un posto diverso rispetto a dove è stato trovato esanime. Secondo quanto scritto dal Corriere della Sera, il bandito moldavo sarebbe stato colpito alle spalle: la ferita sul petto sarebbe stata provocata dal proiettile in uscita, Bonvin potrebbe insomma aver sparato dall'alto. Se così fosse, verrebbe smentita la versione offerta dal tabaccaio: "Il ladro gli stava andando incontro, allora lui ha reagito, ma sicuramente non cercando di ucciderlo", aveva detto Piera Rore, la moglie, al quotidiano di via Solferino. Secondo l'autopsia, però, Bonvin non sarebbe sceso dall'appartamento e non avrebbe avuto alcuna colluttazione con i ladri. Leggi anche: Salvini: "Fare il rapinatore ora è più difficile"

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