Papa Francesco, la durissima accusa dell'ex consigliere di Ratzinger: "Così ha tradito la Chiesa"
Pubblichiamo ampi stralci dell' articolo firmato da Thomas D. Williams e apparso sulla rivista americana online «First Things». Williams è un ex sacerdote della congregazione dei Legionari di Cristo, teologo ed ex consigliere di Benedetto XVI, ora insegna e vive a Roma. Numerose figure ecclesiastiche hanno espresso il loro raccapriccio di fronte ai risultati delle elezioni per il parlamento europeo. Le loro reazioni mettono a nudo la pericolosa alleanza della Chiesa europea con determinate posizioni politiche. La reazione si è concentrata sulla vittoria schiacciante di Matteo Salvini in Italia, in cui la Lega ha mietuto più del 34% dei voti superando persino le previsioni più ottimiste. Ciò significa che in termini assoluti l' euroscettica Lega sarà il terzo partito per numero di seggi nel nuovo parlamento. Il fatto che uomini di Chiesa europei abbiano condannato la vittoria di Salvini considerandola una netta sconfitta per la Chiesa stessa induce a pensare che essi si siano invischiati troppo nella politica, fino al punto di identificare il bene della Chiesa con posizioni politiche contingenti e questionabili. Quest' alleanza potrebbe compromettere il messaggio evangelizzatore della Chiesa e far sì che quest' ultima si alieni molti credenti cattolici che sostengono in buona fede posizioni politiche contrarie. (...) Leggi anche: Papa Francesco, altro attacco alla tradizione: Lourdes nel mirino La definizione della sovranità nazionale come qualcosa di negativo nella sua essenza e del movimento sovranista come qualcosa di diametralmente opposto all' Europa rappresenta una determinata prospettiva politica, e non può pretendere di rappresentare la posizione della Chiesa cattolica. Inoltre, anche se tutti gli Stati europei dovessero cedere la loro sovranità nazionale all' Unione Europea, la stessa Unione Europea diventerebbe in questo modo sovrana, e la critica alla sovranità dovrebbe applicarsi anche ad essa. VIVA L'ECOLOGIA Il presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali dell' Unione Europea ha elogiato le vittorie dei partiti verdi alle elezioni di domenica deplorando l' ascesa di populisti nazionalisti come Salvini. Lunedì, l' Arcivescovo del Lussemburgo Jean-Claude Hollerich ha dichiarato alla stampa che il successo dei partiti ecologisti è un segno «positivo», perché mostra la sollecitudine nei confronti dei temi dell' ambiente e della creazione, ed ha poi aggiunto una curiosa asserzione secondo la quale «come Chiesa» la vittoria dei partiti verdi «ci fa felici». (...) «La presenza di un gruppo più forte di partiti sovranisti e populisti costituirà sicuramente un ostacolo, ma non una difficoltà insormontabile», egli ha dichiarato, «poiché queste forze politiche non rappresentano una minoranza sufficientemente forte per bloccare il parlamento europeo». Alla domanda se il risultato generale delle elezioni sia stato positivo o negativo, l' arcivescovo ha affermato che «non è stato completamente negativo», anche se ciò è «forse più difficile da vedere per i cattolici in Italia». Hollerich ha poi criticato il ministro dell' Interno italiano Matteo Salvini per aver cercato di accaparrarsi il voto dei cattolici facendo appello al loro sentimento religioso, insinuando persino che i cattolici italiani sono facilmente ingannabili e non particolarmente intelligenti. «Penso che in Italia, come anche in molte altre nazioni, i cattolici non siano stati presi molto sul serio», ha detto. «La loro opinione non è mai contata: per questo se qualcuno afferra - per esempio - un rosario o qualcosa del genere, la gente dice: "Ah, finalmente c' è un politico a cui importiamo"». (...) Il padre gesuita Antonio Spadaro, caporedattore de La Civiltà Cattolica ha rantolato contro i risultati delle elezioni in un articolo a tutta pagina su Famiglia Cristiana. «Nello stomaco del nostro paese c' è un rospo, una malattia morale, che sta infettando anche la nostra Chiesa», ha osservato Spadaro, poiché si sa che un numero significativo di persone che si identificano come cattoliche hanno votato per Salvini. CRISTIANESIMO OGM «Se l'usurpazione a scopi politici di simboli religiosi di fratellanza è divenuta accettabile; se un cristiano accetta l' imposizione di pene contro quanti salvano persone che affogano in mare; se il nazionalismo contraddice l' intima essenza dell' universalità che è caratteristica del cattolicesimo , ciò significa che la coscienza cristiana è stata sabotata e geneticamente modificata», ha dichiarato Spadaro. La sua denuncia delle scelte dell' elettorato italiano dimostra che egli avrebbe preferito la vittoria di un altro partito, ma quale? Perché prendere di mira proprio la Lega che è per la famiglia e contro l' aborto, invece di prendersela, per esempio, col Partito Democratico che è favorevole al matrimonio gay e all' aborto? Questi esempi sono solo la punta dell' iceberg, gli ultimi segni di un processo tramite il quale i portavoce di spicco della Chiesa in Europa sembrano star diventando sempre più apertamente politicizzati e intolleranti nei confronti di quanti sfidano il programma globalista. È certamente legittimo che i giornalisti si ispirino ad alcuni insegnamenti della Chiesa cattolica per cercare giustificazioni ai loro obiettivi, poiché la Chiesa proclama l' unità essenziale della razza umana e la fratellanza universale dell' umanità basata sulla comune figliolanza di Dio. Ma anche i difensori della sovranità nazionale possono ispirarsi al principio cattolico della sussidiarietà per giustificare il loro desiderio di limitare il potere delle organizzazioni sovranazionali a funzioni che rientrino precisamente solo nel contesto sovranazionale. Possono inoltre fare appello alla virtù cattolica del patriottismo come difesa della cultura, della storia e dei valori della nazione. MONOPOLIO DELLA FEDE? In sintesi, nessun programma politico e nessun partito può rivendicare il monopolio della fedeltà alla Chiesa pretendendo di essere l' unica perfetta incarnazione del pensiero sociale cattolico ed escludendo tutti gli altri. Il Concilio Vaticano Secondo ha fatto appello a questa legittima pluralità di posizioni politiche nella Gaudium et Spes. (...) Sembrerebbe che questo sano rispetto per le opinioni contrarie sul migliore indirizzo politico da prendere - insieme al riconoscimento del fatto che il Vangelo ammette la diversità di soluzioni politiche - sia proprio ciò che manca nel mondo ecclesiastico europeo del tempo presente. Solo per fare un altro esempio tratto di nuovo dalla scena politica italiana, figure ecclesiastiche di spicco hanno demonizzato Salvini perché ha chiuso i porti italiani per cercare di porre fine all' immigrazione illegale, affibbiandogli ogni tipo di etichetta oscena e spingendosi al punto di definirlo «anticristo» e «satana». Ma lo stesso Papa Francesco ha dichiarato più volte che i politici devono esercitare la virtù della prudenza decidendo il numero di immigranti che possono ragionevolmente accettare e integrare, il che implica che non esiste una quota di migranti da accogliere uguale per tutti. Molti sono arrivati alla conclusione avventata secondo la quale le politiche di Salvini, che si oppongono alle migrazioni di massa, sarebbero ispirate dal razzismo e dalla xenofobia, un giudizio che sembra tanto affrettato quanto non corroborato. Due eminenti membri africani della gerarchia cattolica - che è ben difficile considerare razzisti - si sono di fatto dimostrati d' accordo con Salvini denunciando il fatto che le migrazioni di massa sono particolarmente nocive per gli stessi migranti africani. IMMIGRAZIONE E SCHIAVITÙ Nel mese di aprile, il cardinale guineano Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e responsabile della liturgia del Vaticano, ha affermato che la Chiesa non dovrebbe incoraggiare le migrazioni. È sbagliato «utilizzare la Parola di Dio per promuovere le migrazioni», ha dichiarato. È meglio «aiutare le persone a prosperare nella loro cultura che incoraggiarle a venire in Europa». Il cardinale ha denunciato l' insistenza con cui la Chiesa incoraggia l' immigrazione verso l' Europa, ripetendo più volte che la maggior parte degli immigranti finiscono in Europa «senza lavoro e senza dignità», assumendo la condizione di schiavi. (...) Secondo un reportage, circa l' 80% delle donne nigeriane che sono approdate in Italia sono diventate prostitute, di solito costrette con la forza. Attualmente, la metà delle prostitute presenti in Italia è nigeriana. Molte giovani donne nigeriane sono sedotte dalla promessa di poter viaggiare in Italia per cercare un lavoro onesto per scoprire poi che tutto ciò che ci si aspetta da loro è di vendersi per la strada. Ciò significa che ogni donna nigeriana che sale su una nave delle Ong e approda in territorio italiano ha l' 80% di probabilità di prostituirsi, di vendersi come schiava sessuale. I cattolici italiani possono essere d' accordo o meno coi programmi di Salvini. Possono votare per un partito o per un altro. Così funziona la democrazia, e in linea di massima la Chiesa cattolica difende quest' idea. Ciò che non va è che importanti figure ecclesiastiche si alleino con cause politiche come se rappresentassero la posizione ufficiale della Chiesa stessa. Questo sì che è un «rospo» nello stomaco, e la prova di ciò è il fatto che i cattolici europei soffrono di indigestione. di Thomas D. Williams