Islam, festa del Ramadan a scuola a Bologna: studenti italiani "sfrattati", lezione fuori sotto il sole
A Bologna si celebra il Ramadan a scuola: islamici dentro la palestra e bambini fuori, sotto il sole. Succede a Castel San Pietro Terme, dove gli alunni delle scuole medie Pizzigotti sono stati sfrattati per lasciare spazio ai musulmani e ai loro "canti religiosi". "La scuola - dicono i genitori al Resto del Carlino - non ci aveva avvisato, nonostante quando avvengono (...) eventi straordinari, essendo ora tutto digitalizzato, ci viene inviata una mail informativa". Immediato l'intervento di Forza Italia: "Il problema di principio - spiegano l'onorevole Galeazzo Bignami e il consigliere Marco Lisei - è che il sindaco del Pd, Fausto Tinti, invoca la laicità a targhe alterne. Si scoprono laici solo quando sotto Natale devono togliere i presepi, riferimenti alla Natività o eliminare dalle aule i crocifissi. Non parlassero di laicità dello Stato, che tirano fuori come un feticcio per negare i simboli della cristianità. Questa è malafede ideologica. Se i sinistrati si vergognano della nostra storia e delle nostre radici è un problema loro, non possono farlo diventare un problema di tutti noi". Leggi anche: "Vietato criticare l'Islam", l'accusa di Renato Farina Il sindaco ammette sì la "mancata comunicazione" con le famiglie, respingendo però al mittente le accuse. "La festa di fine Ramadan - spiega - si svolge da anni, e da anni una delle due associazioni islamiche presenti nel nostro comune chiede la disponibilità della palestra per un periodo di preghiera e per la festa finale". La palestra è stata concessa per l'Iftar (fine del digiuno), "pagando lo stesso corrispettivo che viene richiesto a tutte le altre associazioni", ma non per i giorni di preghiera. "Il periodo che ci era stato richiesto - spiega il primo cittadino - coincideva con una serie di attività che in orario extra-scolastico vengono svolte nella palestra Pizzigotti da altre associazioni sportive. L'abbiamo invece concessa per la festa finale, concordando con la dirigenza delle medie che le attività di educazione fisica quel giorno venissero svolte all'aperto dagli studenti". Leggi anche: Bambino punito per la foto di Salvini nel diario Una spiegazione che non convince Bignami: "Siamo alla follia vengono buttati fuori dagli spazi scolastici dei bambini per consentire agli islamici di celebrare il Ramadan. Vi rendete conto? A forza di parlare di integrazione e tolleranza si sta auspicando una vera e propria sottomissione da parte di chi, vergognandosi della propria identità, sta favorendo l'Islam in nome di un multiculturalismo che per primo l'Islam nega. Provassero a fare queste cose nei paesi islamici. Vediamo cosa gli succede". Il Ramadan nel bolognese sta provocando parecchie polemiche. A Marzabotto i musulmani avevano ottenuto l'autorizzazione per festeggiare l'Iftar collettivo nella piazza principale della città, proprio davanti alla Chiesa. Anche in quell'occasione per gli azzurri era impensabile "consegnare per l'ennesima volta il palcoscenico della piazza a una religione che lavora più o meno di nascosto per sostituirsi a quella cattolica".