Luigi Di Maio, colpo mortale: Whirlpool chiude lo stabilimento di Napoli, patto col ministro stracciato
Da Whirlpool colpo durissimo al ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio nella "sua" Napoli: i dirigenti hanno annunciato a sorpresa la chiusura dello stabilimento napoletano che mette a rischio 430 posti di lavoro. L'azienda ha interrotto improvvisamente le trattative in corso con i sindacati, scesi subito sul piede di guerra, mentre i dipendenti del gruppo sono pronti allo sciopero in tutta Italia. Leggi anche: "Mi guardi negli occhi". E Di Maio crolla: il prof che disintegra il ministro I dirigenti della multinazionale americana hanno espresso l'intenzione di riconvertire il sito produttivo di Napoli e cedere il ramo d'azienda a una società terza che possa così garantire la continuità industriale del sito "a massimi livelli occupazionali, al fine di creare le condizioni per un futuro sostenibile del sito napoletano". Parole che ovviamente non rassicurano i sindacati. La Fiom attacca frontalmente la Whirlpool, sottolineando come sia "inaccettabile che gli impegni presi vengano disattesi in questo modo, a ogni cambio di management. È necessaria una presa di posizione del governo, co-attore dell'accordo quadro che ad oggi viene messo in discussione dall'azienda. Tutti gli stabilimenti del gruppo si sono fermati, con produzioni bloccate in tutto il gruppo". A ottobre scorso era stato proprio il ministro Di Maio a sottoscrivere con le parti un accordo che prevedeva investimenti per 250 milioni di euro e il rientro di produzione dalla Polonia. "Ho appena firmato un accordo di cui sono davvero orgoglioso perché rappresenta un cambio di passo per l'Italia - esultava al tempo Di Maio -. Appena giunti al governo abbiamo iniziato una dura lotta contro le delocalizzazioni. Oggi sta succedendo qualcosa che va oltre: stiamo riportando il lavoro in Italia". Quell'accordo, oggi, di fatto è carta straccia e il Ministero dello Sviluppo è stato costretto a convocare d'urgenza un nuovo tavolo di crisi, previsto per martedì 4 giugno.