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Manduria, arrestati otto giovani per la morte del pensionato: le accuse gravissime

Gino Coala
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Sono otto i ragazzi fermati a Manduria, sei minori di 17 anni e due maggiorenni di 19 e 22 anni, ritenuti responsabili del pestaggio di Antonio Stano, il 66enne morto lo scorso 23 aprile dopo essere stato torturato da un gruppo di ragazzi del paese. Altri sei minorenni sono indagati in stato di libertà. I fermati non sono accusati di omicidio preterintenzionale, perché si attende il responso dell'autopsia che stabilisca l'eventuale nesso di causalità tra violenze e decesso, o se le percose abbiano aggravato lo stato di salute di Stano, fino a farlo morire.  Leggi anche: Manduria, l'orrore dietro l'omicidio del pensionato: i vicini avevano denunciato alla polizia I ragazzi fermati sono accusati di reati di tortura, danneggiamento, violazione di domicilio e sequestro di persona aggravati. I giovani, secondo gli inquirenti, durante gli assalti nell'abitazione dell'uomo e per strada si sarebbero ripresi con i telefonini - poi sequestrati dagli investigatori - mentre sottoponevano la vittima a violenze e torture con calci, pugni e bastoni di plastica, per poi diffondere i video nelle chat di Whatsapp. I componenti della baby gang, che si facevano chiamare "gli orfanelli", si erano accaniti contro il pensionato, ex dipendente dell'Arsenale militare, che soffriva di un disagio psichico ed era incapace di difendersi e di reagire.

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