Nella sezione del Pd insulti omofobi e accuse:"Froci", "fascisti", "zozzi"
La faida è tutta interna ai sostenitori di Gianni Cuperlo, una faida tra generazioni diverse, nuovi e vecchi iscritti
Il congresso del circolo Pd di Casalbertone di domenica scorsa è finito con accuse e insulti omofobi. "Froci", "fascisti", "venduti" sono alcune delle parole che i dem chiamati ad eleggere il segretario della sezione e i delegati al congresso hanno scritto su Facebook riferito agli avversari. Che non sono i militanti della vicina sede di Casa Pound, né i renziani che in quella sezione non si sono neanche presentati: la faida è tutta interna tra i seguaci di Gianni Cuperlo che si dividono tra i sostenitori di Lionello Cosentino (60 anni ex assessore regionale, ex senatore vicino al guru romano Goffredo Bettini) e Tommaso Giuntella (30 anni, bersaniano doc). Alla fine della concitata giornata durante la quale si sono fatti vedere a Casalbertone anche i big Micaela Campana e Michele Meta, vince Carlotta Paoluzzi (sostenuta da Giuntella) con 67 voti contro i 63 di Domenico Perna (sostenuto da Cosentino). Dopo urla, recriminazioni e contestazioni, i militanti vanno a casa. E la discussione prosegue con toni ancora più accesi su Facebook. Gli insulti "I fascisti del Pd hanno portato le truppe cammellata a votare Carlotta e Giuntella", scrive Tonino Cuozzo, un iscritto storico. Passa mezz'ora, racconta il Corsera, e i Giovani Democratici del Tiburtino replicano: "Diccelo tu, Tony per chi dovemo votà! Quanti soldi j'avete dato a quelli di casapound per venire a votare in sezione? La foto con Berlinguer c'hai! ma vergognati zozzo! Fascista tua madre!". Cuzzo a quel punto non ci vede più: "Voi pure i froci che un c... votano Carlotta miss de sto ... ma non passerete a Casalbertone mantenuti da mister frega la neo eletta in parlamento ed assessore per spirito santo...". Una sequela di insulti con "bersagli precisi": Simone Barbieri, omosessuale, di Pd Rainbow, la Paoluzzi e Maria Muto, un ex assessore del municipio.