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Venezia, stop grandi navi da crociera nel canale della Giudecca

Dal 1 gennaio 2014 vietate le imbarcazioni con più di 96mila tonnellate di stazza nelle acque di fronte a piazza San Marco, ridotto il transito delle altre

Matteo Legnani
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Parafrasando i "No Tav" e i "No Muos", si può dire che a Venezia hanno vinto i "No cruise", i movimenti che da anni si oppongono al transito delle navi da crociera nel canale della Giudecca, e quindi a ridosso di piazza San Marco. Il governo ha infatti deciso di "vietare il transito delle navi da crociera dirette o in partenza da Venezia per il canale di Giudecca, in attuazione del decreto Clini-Passera, e di prevedere una nuova via di accesso alla Stazione marittima, individuata nel canale Contorta Sant'Angelo, come diramazione del Canale Malamocco-Marghera". La decisione e' arrivata dopo l'incontro che si e' svolto oggi, a Palazzo Chigi, sulle grandi navi in transito nella laguna di Venezia. Alla riunione, presieduta dal presidente del Consiglio, Enrico Letta, hanno partecipato i ministri delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, dell'Ambiente, Andrea Orlando, dei Beni e delle Attivita' Culturali e del Turismo, Massimo Bray, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, il segretario generale di Palazzo Chigi, Roberto Garofoli, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, e il presidente dell'Autorita' Portuale di Venezia, Paolo Costa.  In particolare dal 1° gennaio 2014 dovrà essere vietato il passaggio nello stesso Canale dei traghetti, con conseguente riduzione del 25% dei transiti davanti a San Marco e del 50% delle emissioni inquinanti; dovrà essere ridotto fino al 20% (rispetto al 2012) il numero delle navi da crociera di stazza superiore alle 40.000 tonnellate abilitate a transitare per il Canale della Giudecca; dovrà essere definitivamente precluso il transito delle navi crocieristiche superiori a 96.000 tonnellate di stazza lorda. Andranno, infine, assicurate una riduzione dello stazionamento giornaliero massimo (non superiore a 5 navi da crociera di stazza superiore alle 40.000 tonnellate) e una contrazione dei passaggi residui nelle ore centrali della giornata, con concentrazione delle partenze e arrivi all'alba e al tramonto. 

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