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Abano Terme, professoressa sputa in faccia al maresciallo. Matteo Salvini: "Via da scuola"

Davide Locano
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Un anno fa, il caso di Flavia Cassaro, la professoressa che, birra in mano, insultava gli agenti di polizia al grido di "vigliacchi, dovete morire tutti". Oggi, un indigesto bis. Cambia però la protagonista. Siamo alla cosiddetta manifestazione antifascista a Padova, dove un'altra insegnante ha sputato e insultato agli uomini in divisa. La signora si chiama Maria Giachi, professoressa supplente di matematica e fisica all'istituto Alberti di Abano Terme. Ha 30 anni e, scrive il Corriere della Sera, sarebbe una attivista del comitato "Non una di meno" e del movimento "Lotta per la casa". Inoltre, aggiunge il Gazzettino, "partecipa alle iniziative della Marzolo Occupata, ex centro sociale Gramigna. Leggi anche: Salvini contro la Cassaro: "Liberiamo la scuola da questa gente" Stando alle cronache dei quotidiani locali, la gentile professoressa è stata denunciata a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale. I fatti risalgono a venerdì sera, quando un corteo dei centri sociali è sceso in piazza contro la manifestazione no-aborto organizzata da Forza Nuova. Centri sociali e agenti di polizia si sono anche scontrati: due manifestanti feriti e due fermati, tra questi ultimi, appunto, la Giachi. Il Gazzettino aggiunge che è stata accusata di aver "scalciato e sputato verso le forze dell'ordine". Non solo. Come riporta il Mattino di Padova, durante le cariche della polizia al corteo antifascista avrebbe gridato "vi odio": "Ha sputato in faccia al maresciallo dei carabinieri Giancarlo Merli e sferrato calci qua e là, prima di venire chiusa in una volante e accompagnata in Questura". Interpellata dal Corsera, la signora ha spiegato: "Sono state tirate in ballo troppe questioni. A breve scriverò una lettera di mio pugno e renderò pubblica la mia posizione. Per il momento preferisco non rilasciare dichiarazioni. Questa mattina (ieri, ndr) ho fatto lezione e continuerò a svolgere il mio lavoro". Ma qualcosa si muove: l'ufficio scolastico provinciale ha aperto una verifica interna sul suo conto; inoltre l'assessore veneto Elena Donazzan e Matteo Salvini la hanno aspramente criticata. "Ha insultato la polizia, insieme alla compagna, e per questo ha rimediato una denuncia - ha attaccato il vicepremier leghista -. La signora, già nota alle Forze dell'Ordine e attiva nei centri sociali di Padova, è anche insegnante di matematica in una scuola di Abano Terme. Sono sbalordito: una persona del genere può fare l'educatrice? Cosa dirà in classe? Pochi giorni fa era stata pizzicata mentre imbrattava con dello spray alcuni muri del centro cittadino. La scuola di questa signora ha avviato un'indagine interna: io colgo l'occasione per esprimere solidarietà e stima alle nostre Forze dell'Ordine. Nessuno può permettersi di insultare le nostre donne e uomini in divisa", ha concluso il ministro dell'Interno

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