Prato, lo sfogo del 14enne dopo le minacce della prof: "Quella donna mi ha rovinato la vita"
Il 14enne che ha avuto un figlio con la professoressa che gli dava ripetizioni private a Prato si era sfogato con la sua istruttrice di karate solo qualche giorno fa. Era l'11 marzo quando i genitori del ragazzino avevano pregato l'insegnante di karate di parlargli, preoccupati per il suo "strano comportamento". A lei il ragazzino avrebbe detto in lacrime: "Quella donna mi ha rovinato la vita". Leggi anche: Prato, arrestata la 40enne che ha fatto un bambino con un 14enne: l'accusa gravissima L'insegnante di karate aveva scoperto che il ragazzino fino alla sera prima "chattava con frequenza assidua con la 31enne, che è la madre di un altro mio allievo". La donna solo oggi è stata arrestata e sottoposta agli arresti domiciliari, con l'accusa di violenza sessuale per induzione. Il 14enne ha poi ammesso, come riportato nell'ordinanza del Gip, che "la sentiva perché lei frequentemente minacciava di ammazzarsi e quindi cercava di sostenerla e tranquillizzarla... Si vedeva che era nervoso - aveva notato l'insegnante di karate - notai immediatamente che non stava dicendo tutta la verità. Gli dissi che in quell'ufficio erano presenti due delle donne più importanti della sua vita in quel momento, ovvero la madre, di cui doveva fidarsi, e io, che sono quello che sta facendo arrivare a buoni livelli a karate e gli sta assicurando un futuro sportivo importante. Cercai di rassicurarlo e di farlo sentire libero di parlare. Gli chiesi allora di chi fosse il figlio più piccolo di Giulia, visto che lei non faceva mistero che il padre non fosse il marito". A quel punto il ragazzino è scoppiato a piangere "e disse che lei gli aveva comunicato che era suo. Iniziò a urlare dicendo che quella donna gli aveva rovinato la vita. Raccontò che la 31enne aveva scritto su Facebook di essere incinta e lui, spaventato dall'eventualità di poter essere il padre del bambino, l'aveva chiamata. Lei gli aveva detto di non preoccuparsi perché il bambino era figlio del marito ma, a gravidanza ormai avanzata, gli aveva confessato che in realtà il piccolo che portava in grembo era suo. A quel punto l'aveva pregata di abortire, ma lei gli aveva detto che ormai era tardi".