Imane Fadil, il terrificante sospetto del procuratore capo: "Come dobbiamo procedere per l'autopsia"
Chi e cosa ha ucciso Imane Fadil? Qualche risposta, forse, arriverà dall'autopsia. Intanto sulla morte della testimone del processo Ruby Ter fa il punto il procuratore capo di Milano, Francesco Greco (si indaga per omicidio). Nel corso di una conferenza stampa, Greco ha confermato che nel sangue e nelle urine della ragazza sono stati trovati alti livelli di alcuni metalli pesanti, quali "l'antimonio che ha dato a un esame sommario su un campione di sangue già lavato un risultato di 3, mentre il range è tra 0,02-0,22". E ancora, ha sottolineato come siano emerse "tracce di sostanze particolari. Vorrei smentire la chiacchiera che è uscita sui giornali secondo cui i metalli nel sangue della ragazza sono piuttosto bassi. Anche il cadmio urinario è stato rilevato al livello di 7, mentre la normalità è fino allo 0,3". Insomma, l'ipotesi dell'avvelenamento si fa sempre più concreta, anche se "bisognerà aspettare i valori contenuti negli organi, che emergeranno dopo l'autopsia", ha aggiunto Greco. Leggi anche: Imane Fadil, l'esperto: "Che servizi segreti ci sono dietro" Ed è proprio sulle modalità con cui avverrà l'autopsia di Imane Fadil che Greco ha rivelato dettagli sorprendenti, che danno la cifra di quanto il caso sia complesso e di quanto preoccupi la procura di Milano. Le precauzioni infatti saranno molto particolari, a tutela dei medici legali. Verranno infatti impiegate attrezzature speciali di cui dispongono i Vigili del fuoco e messe a disposizione dal loro Nucleo radiologico. "Non conoscendo le cause del decesso - ha detto Greco - nulla si può escludere. Per questo, d'accordo con i legali, si è deciso di procedere con cautela ed è necessario procedere con particolari attrezzature tecniche che abbiamo recuperato anche con l'intervento dei vigili del fuoco specializzati in questo tipo di interventi. Si procederà quindi prima all'estrazione dei campioni e poi alla normale autopsia", ha concluso Greco.