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Emergenza rifiuti in Campania, assolto Antonio Bassolino

Antonio Bassolino

Termina con ventotto assoluzioni il processo sui presunti illeciti nella gestione del caso tra il 1998 e il 2008

Roberto Procaccini
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L'ex sindaco di Napoli e governatore della Regione Campania, Antonio Bassolino, è stato assolto, insieme a 27 tra funzionari dell'ente regionale e del commissariato per l'emergenza rifiuti, e ai manager del gruppo Impregilo, nel processo su presunti illeciti nella gestione del ciclo rifiuti tra il 1998 e il 2003. I reati contestestati erano truffa, truffa aggravata, traffico di rifiuti, falso, abuso d'ufficio e frode in pubbliche forniture. Per la maggior parte dei capi d'imputazione c'è stata la sentenza di non luogo a procedere già in fase dibattimentale. Per il più grave, truffa, c'è stata l'assoluzione con formula piena o perché il fatto non sussiste. Il processo, scaturito dall'esposto di un comitato di cittadini del 2003, riguardava il contratto stipulato nel 2001 dalla Regione Campania e dal commissariato per l'emergenza rifiuti con Fibe e Fibe Campania (due società del gruppo Impregilo), contratto poi risolto nel 2005. Il pm Paolo Sirleo, che aveva tenuto 20 ore di requisitoria davanti ai giudici della quinta sezione penale collegio C del tribunale di Napoli, aveva chiesto l'assoluzione per sopraggiunta prescirizione del reato per buona parte degli imputati. "La piena assoluzione decisa dal Tribunale di Napoli é un fatto di enorme importanza - è il commento di Bassolino -. I giudici hanno dimostrato una importante autonomia di giudizio. Dopo anni di sofferenza e di dolore vedo finalmente riconosciuta la mia totale estraneità ai fatti che mi erano stati addebitati. La gioia di oggi si mescola con la tristezza per le prove che ho dovuto affrontare - conclude -. Ringrazio i miei avvocati, i miei familiari, e le persone che hanno creduto in me".

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