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Rosa e Olindo, le Iene e la nuova bomba: "Cinque plichi, uno aperto". Indagini manomesse, è la prova?

Giulio Bucchi
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Spuntano 5 plichi scomparsi nel giallo di Erba. Uno di questi, sarebbe stato addirittura aperto senza redigere apposito verbale. È quanto si legge su una nota informativa del Tribunale di Como, Ufficio Corpi di Reato, indirizzata ai difensori di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati definitivamente in quanto ritenuti colpevoli del noto massacro consumatosi ad Erba (Co) la sera dell'11 dicembre 2006. È quanto ha appreso l'Adnkronos da Fabio Schembri, il difensore di Olindo Romano e il giornalista Antonino Monteleone. La notizia è al centro del servizio delle Iene, in onda martedì sera su Italia 1. Leggi anche: "Perché le Iene devono chiudere". Selvaggia Lucarelli sbotta su Rosa e Olindo Ecco quanto scrivono testualmente i magistrati: "D'ordine del Presidente della Sezione Penale e della Corte d'Assise dott.ssa Valeria Costi, si comunica che, durante le attività di riordino degli archivi dei corpi di reato, è stato rinvenuto uno scatolone contenente cinque plichi di reperti relativi al procedimento in oggetto, quattro aventi numero C.R. 5012/07, contenenti una tanica, otto coltelli, un affilacoltelli, un mazzo di chiavi ed un abbonamento, ed uno avente numero C.R. 4928/07, contenente un cellulare". Di questi cinque plichi, uno in particolare risultava essere aperto "senza che vi fosse allegato verbale di apertura. Si è quindi proceduto, ai sensi dell'art. 82 c. 2 disp. att. c.p.p., a redigere il relativo verbale di verificazione". L'avvocato Sghembri spiega all'Adnkronos: "Dunque sono stati ritrovati dei plichi, alcuni sono stati manomessi. E questo senza dimenticare che "a Brescia l'incidente probatorio dapprima era stato ammesso, poi revocato. Noi abbiamo fatto ricorso in Cassazione - ricorda il legale - e abbiamo appreso che i reperti erano stati bruciati. Il tribunale di Como invece adesso ci informa di uno scatolone contenente cinque reperti, uno dei quali aperto ma senza verbale di apertura. Il fatto che non ci sia il verbale è sospetto tanto che lo stesso Tribunale ha proceduto con una procedura di verificazione. Ne prendiamo atto ed attendiamo che il Tribunale in modo trasparente ci spieghi cosa è accaduto, in modo che si faccia chiarezza. Nel frattempo - conclude - procederemo all'esame dei plichi rimasti. Ma soprattutto vogliamo comprendere cosa sia accaduto: come mai i plichi bruciati, distrutti all'improvviso ricompaiono?".

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