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Bari, il sindaco Emiliano: "Vietato divertirsi e incrociare gli sguardi in piazza"

Michele Emiliano

Il sindaco Pd: "I bimbi? Nei loro spazi. Non si può stazionare in gruppo con atteggiamenti minacciosi". Ma come si fa a giudicare?

Roberto Procaccini
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Vietato lanciarsi sguardi di sfida. Ma anche giocare, andare sui pattini, mangiare, alzare la voce, sdraiarsi. Sembra Teheran, ma è Bari. Il primo cittadino del capoluogo pugliese, il democratico Michele Emiliano, ha sfornato un'ordinanza comunale che impone un bel pacchetto di divieti da rispettare in quattro piazze del centro cittadino. Altrimenti si rischiano sanzioni da 25 a 500 euro e denuncia penale. "Che guardi a fare?" - Il provvedimento più controverso riguarda gli atteggiamenti minacciosi. Il testo dell'ordinanza recita: si fa divieto di stazionare "in gruppo superiore a cinque persone, con atteggiamento di sfida, presidio o di vedetta". In altre parole, Emiliano prova a mettere ordine in tutti quegli scambi non verbali di aggressività che a volte si scambiano gli estranei. Il sindaco di Bari si prende cioè la briga di affrontare uno dei codici ancestrali dell'umanità, quella provocazione veicolata dallo sguardo che non solo è tipica dei paesi mediterranei, ma che ha portato uno di formazione scandinava come Zlatan Ibrahimovic a rivolgesi a una cronista sportiva inopportuna chiedendo: "Cazzo guardi?".  Le contraddizioni - L'intento di tutela dell'ordine pubblico è comprensibile. Meno l'applicabilità del divieto: chi dovrebbe valutare la proditorietà degli sguardi che si scambiano i baresi? E' perché il minimo di cinque persone? Se sono in due contro due a stuzzicarsi, vuol dire che va bene? Emiliano, poi, che è un uomo di legge, impone una sorta di aggravante per i pregiudicati: se sei stato ospite delle patrie galere (scontando il tuo debito con la società), il tuo eventuale sguardo incattivito sarà valutato in maniera più grave. Basta divertirsi - Si trattasse solo di sventare possibili risse. Il primo cittadino introduce una serie di proibizioni che faranno passare ai baresi la voglia di trascorrere un po' di tempo all'aperto. Sono infatti vietati "gli esercizi e i giochi - si legge nell'ordinanza - come pattini e tavole a rotelle, bocce, palloni etc." al di fuori degli spazi predisposti. Quindi i bambini e i ragazzini di Bari sono equiparati ai cani: sono liberi di divertirsi solo negli ritagli di giardinetti a loro dedicati. A questo divieto si somma quello di "schiamazzare e gridare". Insomma, ovunque si trovino, è bene che i baresi non si abbandonino a una risata magari un po' troppo lunga o alta, perché se passa un vigile urbano si ritrovano con multati. Ordine e disciplina - Emiliano racconta di aver raccolto le proteste di alcuni comitati di cittadini e di essersi mosso "per riportare l'ordine a Bari". Ma forse ha esagerato, perché ora risulta proibito "consumare cibi e bevande in maniera scomposta o contraria al decoro", o anche "sdraiarsi e dormire". Il sindaco pretende che nelle piazze di Bari, in pratica, si stia in maniera più composta che eni salotti di Buckingham Palace.

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