Papa Francesco, clamoroso incontro in Vaticano con i giudici: in Italia comanda lui?
"Indipendenza esterna", per affermare "con forza" il carattere non politico della magistratura e tenere lontani "i favoritismi e le correnti, che inquinano scelte, relazioni e nomine", e "indipendenza interna", per essere liberi dalla ricerca di vantaggi personali e respingere ogni pressione, segnalazione o sollecitazione a influire sui tempi e sui modi della giustizia. Papa Francesco rivolge il suo appello alle toghe ricevendo in udienza l'Anm in occasione del prossimo anniversario dei 110 anni della fondazione dell'Associazione nazionale magistrati. Il pontefice è consapevole delle "mille difficoltà" del lavoro quotidiano, ostacolato dalla carenza di risorse per le strutture e l'assunzione di personale. E dalla complessità delle situazioni giuridiche. "Ogni giorno dovete fare i conti, da un lato, con la sovrabbondanza delle leggi, che può causare una sovrapposizione o un conflitto tra leggi diverse, antiche e recenti, nazionali e sovranazionali, e, dall'altro, con vuoti legislativi in alcune importanti questioni, tra le quali quelle relative all'inizio e alla fine della vita, al diritto familiare e alla complessa realtà degli immigrati". Leggi anche: Il Papa, incontro segreto in Vaticano col fondatore di Open Arms