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Migranti, il sindaco di Crotone Pugliese: "Stiamo facendo rinascere la città, il governo non ci lasci soli"

Giulio Bucchi
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Crotone parla il sindaco Ugo Pugliese dalla Bonifica alla zona industriale al problema I migranti ad essere nel 2019 capitale dello Sport giovanile     “Dovevamo recuperare dichiara il sindaco di Crotone Ugo Pugliese un ritardo ormai ventennale dovuto alla chiusura delle grandi fabbriche che avevano lasciato una città senza identità e senza prospettive. Sono Sindaco da poco più di due anni e l'impegno è stato finalizzato soprattutto a recuperare questo gap identitario partendo dalla “madre” di tutti i problemi: la bonifica dell'ex area industriale. La bonifica è partita e questo comporta una prospettiva nuova in termini di sviluppo, di ambiente ma aggiungo di una nuova identità di Crotone che deve assumere finalmente i connotati di una città turistica ed aggiungo città di mare.La città sta rivolgendo nuovamente lo sguardo al mare, vera forza per il futuro della nostra terra. Ci sono anni che possono segnare la storia di una città. Il 2019 sarà sicuramente uno di questi. E sarà ricordato come l'anno in cui, finalmente, ha preso il via la bonifica dell'ex aree industriali. Ed è motivo di soddisfazione pensare che è stata la mia amministrazione a definire un percorso che era fermo da vent'anni al palo di partenza. Ma soprattutto la soddisfazione è per la città ed i crotonesi che possono guardare al futuro con positività   Parte la bonifica dunque, dopo il lavoro di squadra e di condivisione tra tutti gli enti interessati, in stretta sinergia con la Prefettura e la Procura, la Regione, l''Ispra, l'Arpacal e alla stessa Syndial Parte con l'approvazione del piano operativo di bonifica fase uno relativo alla realizzazione delle opere a mare di difesa costiera a cura di Syndial e validato dal Ministero dell'Ambiente. Sostanzialmente si tratta della bonifica delle due discariche fronte mare che libera la città da tonnellate di sostanze nocive che saranno portate fuori dai confini cittadini”. Un'altra buona notizia è arrivata direttamente dal Ministero dell'Ambiente, attesa e che riguarda un tema, l'ambiente, per il quale stiamo sta lavorando intensamente da due anni.   Si tratta del progetto di bonifica integrale dell'area dell'ex scuola di S. Francesco che ha ottenuto, in sede di conferenza dei servizi istruttoria presso il Ministero dell'Ambiente, tutti i pareri da parte degli Enti preposti.   Arriva, dunque, il via libera alla rimozione del CIC ed al recupero di oltre due ettari di terreno che potranno essere utilizzati senza alcun vincolo e restituiti alla città.   La tutela dell'ambiente richiede impegno, costanza, attenzione, professionalità ma anche la capacità di confrontarsi con tutti i soggetti preposti a cominciare dal Ministero dell'Ambiente. Abbiamo programmato e progettato interventi che riguardano innanzitutto la tutela della salute dei cittadini. L'importante risultato di oggi conforta il nostro lavoro. Su questi temi, come su altri facciamo squadra, ed i risultati arrivano.   Sul tema dello sviluppo sono già state sottoscritte con il Mibac le prime convenzioni per il progetto Antica Kroton per un importo complessivo di 36 milioni di euro che fanno entrare nella fase operativa un progetto destinato a cambiare il volto alla città di Crotone.   Con la sottoscrizione delle convenzioni, infatti, si da il via alla fase di progettazione ed appalto delle opere.   Le convenzioni sottoscritte sono undici e riguardano la valorizzazione dell'area archeologica del quartiere settentrionale, l'area dell'archeologia urbana, il Lacinio e il percorso tra la Città e Capo Colonna, la riqualificazione della scuola di San Francesco.   Le altre convenzioni che completano il progetto che è finanziato per oltre 61 milioni e 700 mila euro saranno perfezionate e sottoscritte nei prossimi giorni.   Si tratta di uno dei più grossi interventi previsti nella storia più recente della città.   Il progetto “Antica Kroton” vuole realizzare, attraverso la valorizzazione delle peculiari risorse culturali, archeologiche, ambientali e paesaggistiche, le condizioni per lo sviluppo locale sostenibile in un'area urbana caratterizzata da emergenti specificità economiche e sociali.   Un sistema urbano da riscoprire e una competitività territoriale re-inventata partendo dallo straordinario tesoro materiale e immateriale diffusamente presente e dalla messa a regime di cicli di produzione che lavorino nuovi prodotti e servizi in campo culturale, turistico e ambientale.   Capo Colonna, Vrica e Stuni, i siti di archeologia urbana, l'ex area SIN, il Castello di Carlo V e le mura della città storica, l'Area Marina Protetta, i percorsi del paesaggio, insieme al sistema dei parchi urbani, vengono inseriti in una strategia integrata, che si focalizza su risorse e potenzialità, esplicitando una nuova visione per la città.   Si tratta di un progetto importante per la città di Crotone che vede finalmente realizzato un percorso per il quale abbiamo lavorato, senza risparmiarci, per due anni. Un progetto destinato a cambiare il volto della nostra città. Confesso l'emozione di aver sottoscritto queste convenzioni con la consapevolezza di star producendo qualcosa di realmente importante per la città di Crotone e per i suoi cittadini. Abbiamo superato tutto, anche critiche immotivate e di parte, ma noi siamo dalla parte giusta, quella della città e dei cittadini e nel loro interesse ci siamo impegnati per realizzare questo importante risultato.   Si sta completato l'iter per l'approvazione del nuovo Piano Strutturale Comunale, uno strumento urbanistico che travalica il senso tecnico per abbracciare quello più complessivo dell'impatto socio – economico sul territorio   Il Piano Strutturale di Crotone, si presenta come uno strumento che racchiude in sé sostanziali elementi di innovazione nella gestione del territorio e nello sviluppo delle più importanti componenti di valorizzazione delle risorse economiche, ambientali e paesaggistiche.   Crotone sarà Capitale dello Sport a livello giovanile 2019   “E' stato continua il sindaco di Crotone direttamente il presidente del CONI Giovanni Malagò a comunicare al sindaco Pugliese e all'assessore allo Sport Frisenda l'assegnazione a Crotone del Coni Kinder + Sport al termine della Giunta CONI che si è tenuta a Reggio Calabria Crotone superando la concorrenza di altre agguerrite città italiane organizzerà l'evento sportivo giovanile più importante per presenza di atleti e discipline sportive che si è mai svolto a Crotone ed in Calabria Cinquemila atleti provenienti da tutta Italia, circa ventimila pernottamenti, decine di discipline sportive. Sono i numeri da capogiro che “investiranno” la città e che rappresentano il più grande avvenimento sportivo che Crotone e la sua provincia, ma anche la Calabria abbiano mai ospitato La fase finale del trofeo CONI – Kinder + Sport che si svolgerà nella seconda decade del settembre 2019 e per il quale la città di Crotone ha presentato la sua candidatura.Si tratta di ospitare in città il meglio degli atleti under 14, in pratica una mini Olimpiade dello sport giovanile a livello nazionale. Sul tema decreto sicurezza ho partecipato nei giorni scorsi all'assemblea dell'Anci dove tutti i sindaci hanno avuto modo di evidenziare le proprie considerazioni su questo tema che trasversalmente investe tutte le realtà comunali senza distinzione di colorazione politica. Le perplessità ed anche l'incertezza rispetto all'applicazione riguarda tutti. Si è giunti ad una importante sintesi che ha visto successivamente l'incontro della delegazione Anci con il Governo che si è impegnato a predisporre circolari esplicative che integreranno e chiariranno alcune norme sulle quali i sindaci avevano sollevato perplessità. Su questo tema ho più volte evidenziato che i Comuni non possono essere lasciati soli. Soprattutto nella nostra realtà. Credo di essere stato il primo, come sindaco, ad evidenziare le problematicità di una normativa che non solo deve tenere conto degli aspetti umanitari ma allo stesso tempo quelli relativi all'impatto che deriva su un territorio come il nostro in termini di sicurezza. Adesso il dialogo con il Governo si è spostato sul piano tecnico ed attendiamo risposte in questo senso. La presenza di persone a cui viene revocato l'asilo umanitario crea “fantasmi” che, tuttavia, restano sul territorio ed essendo prive di qualsiasi assistenza sono vittime della delinquenza o potenzialmente istigati a delinquere. Ecco la mia preoccupazione. Non si tratta solo di aspetti legati all'accoglienza ma di evitare un disagio sociale che penalizzerebbe oltremodo i cittadini.Voglio ricordare che Crotone per prima in Italia ha dimostrato, con la rete dell'associazionismo negli scorsi mesi di essere una città solidale allorquando sono stati accolte le ventiquattro persone in uscita dal Centro di S. Anna. Così, come è sempre avvenuto, Crotone ha dimostrato di essere vicina a chi ha bisogno ed allo stesso tempo si sono affrontate queste situazioni con determinazione come con gli sbarchi di migranti gestiti con grande attenzione con le altre istituzioni e la rete di associazioni che non hanno fatto registrare impatti negativi in città. Tuttavia, come si faceva riferimento prima, soprattutto per quanto attiene la sicurezza del territorio, abbiamo necessità di certezze per il futuro. Ecco perché in sede Anci è stato chiesto al Governo che vengano comunicati ai comuni i nomi delle persone nel sistema di accoglienza che saranno domiciliate e non più residenti, che venga estesa su tutto il territorio nazionale la presa in carico uniforme dei richiedenti asilo, risorse per l'accoglienza dei minori non accompagnati che, ricordo, diventano automaticamente una volta sul territorio,“figli” dei sindaci, che venga dato sostegno nell'organizzazione dei servizi. Questo significa agevolare il lavoro dei Comuni ed allo stesso tempo garantire i cittadini dal punto di vista della vivibilità e sicurezza e non creare ombre in cui la delinquenza si possa inserire creando ciò che, purtroppo, abbiamo già visto nel recente passato. Quando poi si parla del principio di legalità, ho sempre sostenuto che la legalità non si enuncia ma si attua quotidianamente. L'ho ribadito proprio recentemente in occasione della presentazione delle attività che abbiamo condotto per il riutilizzo dei beni mobili ed immobili confiscati alla criminalità organizzata. Sei gli immobili sequestrati alla criminalità ed asssegnati a famiglie indigenti. E due immobili che saranno destinati a finalità sociali. Una linea specifica che abbiamo seguito per fare in modo che beni che appartenevano alla criminalità fossero destinati a chi ha realmente bisogno. La legalità si pratica nel quotidiano come ad esempio condurre sinergicamente con la Procura e Congesi, il consorzio che si occupa della gestione del servizio idrico integrato, una azione per l'individuazione di allacci abusivi al servizio idrico che in poco più di un anno ha consentito l'individuazione e la regolarizzazione di centinaia di abusi o lavorare alla regolarizzazione dei pagamenti dei canoni per il servizio idrico che in pochi mesi sono passati dal 48% al 73% o, sempre in sinergia con la Procura, procedere all'abbattimento di numerosi immobili abusivi. La linea tracciata è questa e su questa strada stiamo proseguendo.”. di Antonella Castaldo            

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