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Le primarie Pd sono truccate:le polemiche prima del votoRenzi da vittima a carnefice

Gianni Cuperlo e Matteo Renzi

Il primo bilancio dei congressi locali vede più del 50% delle preferenze ai candidati che sostengono Cuperlo. Ma Matteo: "Questo voto non conta"

Nicoletta Orlandi Posti
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Nonostante lui minimizzi, lo scandalo delle tessere fantasma potrebbe rivelarsi un boomerang per Matteo Renzi. "Possono gonfiare tutto quello che vogliono", ha detto ieri il sindaco di Firenze, ostentando sicurezza, "ma l'elezione del segretario del Pd dipende dalle primarie", ha detto. "il segretario del Pd non lo eleggono i tesserati più o meno gonfiati, ma il cittadino che senza nessun obbligo, l'8 dicembre va a votare nei gazebo". Di certo c'è che lo sfidante Gianni Cuperlo, nei circoli dove si è già votato, non sta andando affatto male. Anzi. Metà dei congressi territoriali hanno scelto segretari vicini al deputato del Pd confermandosi le previsioni della vigilia: Cuperlo va forte nei circoli dove votano gli iscritti, Renzi vola nei sondaggi per le primarie, aperte a tutti, dell'8 dicembre. Ma ci sarà un momento nel 'cronoprogramma' del congresso in cui il gap, assegnato dai sondaggisti tra i consensi al sindaco di Firenze e quelli a Cuperlo, potrebbe ridursi.  Dal 6 al 17 novembre, infatti, tutti gli iscritti del Pd potranno votare per il segretario. Il risultato darà le proporzioni dei componenti della convezione nazionale del Pd e quindi selezionerà i tre migliori (tra i 4 candidati, in questo caso) che accederanno alla fase finale del congresso con le primarie dell'Immacolata. "Loro -dice un sostenitore di Renzi riferendosi all'area Cuperlo- lì cercheranno la prova di forza". Del resto, l'andamento del voto sul territorio sembra confermare i timori renziani. "E' possibile stilare un primo bilancio dei congressi in svolgimento in tutta Italia: dai dati aggregati in nostro possesso 136 mila persone hanno già dato il loro voto e, tra questi, più del 50% ha espresso la propria fiducia a candidati che sostengono Gianni Cuperlo", fanno sapere dal comitato.  Renzi non si scompone: il segretario, continua a ripetere come un mantra, si elegge con le primarie e "lì, ai gazebo, votano i cittadini". Eppure, da quanto accaduto domenica scorsa a Trastevere, anche la voce dei circoli sembra interessare il sindaco di Firenze se è vero che il renziano Tobia Zevi avrebbe sostituito nottetempo la lista del circolo capitolino con una propria e come si è ripetuto al circolo dei lavoratori Costral.  Ieri sera, invece, due iscritti del circolo di Vigne Nuove, a Roma, tra cui il presidente del consiglio del III Municipio, hanno dovuto ricorrere alle cure sanitarie dopo un acceso battibecco di carattere politico, "figlio di vecchie acredini", come dice il coordinatore, Massimo Nardini. Intanto, quando più della metà dei circoli ha già espresso il proprio voto, si fa sempre più concreta la possibilità di un ballottaggio all'Assemblea del 9 novembre. L'ex assessore regionale, e già deputato e senatore, Lionello Cosentino, è in testa con il 41% delle preferenze, seguito dal giovane turco Tommaso Giuntella, al 36%, e dal renziano Tobia Zevi, che si attesta intorno al 16%. Il restante 7% va a Lucia Zabatta, dell'area di Giuseppe Civati, tra le prime a denunciare l'inusuale boom di tessere che fa discutere a Roma, come in tutta Italia.  

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