Pensioni, il governo fa cassa per accontentare l'Europa: quali assegni tagliano, chi si salva
Il governo taglia le pensioni per accontentare l'Unione europea ed evitare una sanguinosa procedura d'infrazione. La trattativa con la Commissione Ue che porterà al taglio del 2% di deficit richiederà un supplemento di risorse e Lega e M5s, in difficoltà nel ridurre platea e fondi dei due provvedimenti-bandiera (quota 100 e reddito di cittadinanza) secondo il Corriere della Sera metteranno mano ai cosiddetti "assegni d'oro". Perché in fondo anche per i gialloverdi il comparto-previdenza rimane una risorsa quasi obbligata quando si tratta di trovare i soldi. Leggi anche: "A chi taglio la pensione". Tito Boeri, la vergognosa lettera agli italiani Mentre slittano gli emendamenti dell'esecutivo alla manovra, e di conseguenza i tempi di esame della Legge di Bilancio alla Camera, tra le proposte di correzione ci sarebbe una decurtazione delle pensioni da 90mila euro annui in su, "con aliquote variabili da un minimo del 10% ad un massimo del 20% per chi riceve oltre 500mila euro l'anno", scrive il Corriere. Non ci sarebbe invece il taglio dell'indicizzazione all'inflazione, mentre la decurtazione non riguarderebbe le pensioni costruite interamente col sistema contributivo.