Sassuolo, 17enne massacrata e stuprata da tre marocchini: uno di loro il suo fidanzato
Un nuovo orrore, una storia di droga e violenza che arriva da Sassuolo, dove una ragazza all'epoca dei fatti ancora minorenne è stata pestata e dunque violentata da tre marocchini. L'episodio è avvenuto il 14 marzo dello scorso anno, all'interno di un stabilimento di ceramiche abbandonato sito in periferia. La ragazza, con una vita non semplice alle spalle, trascorreva diverso tempo alla “vecchia ceramica”, dove poteva si procurava le dosi e trascorreva del tempo con il suo compagno, un 32enne nordafricano poi divenuto il suo aguzzino. Secondo quanto si apprende dagli inquirenti, la ragazza avrebbe cercato in più occasioni di chiudere la relazione con l'uomo, spesso violento, senza però riuscirci. I due erano insieme anche nel giorno in cui, a marzo, una lite si è trasformata prima in una brutale aggressione, dunque in uno stupro. Lui la ha colpita, dunque sono arrivati altri due uomini - il fratello del marocchino 52enne e un connazionale di 22 anni -, che hanno preso parte al pestaggio. Leggi anche: "Desirée, perché la ha uccisa la sinistra": Meloni durissima "Ero con loro nella ceramica abbandonata, abbiamo iniziato a litigare all'improvviso, io e lui. Ci eravamo frequentati. All'improvviso mi ha trascinato a terra e loro mi hanno tenuta ferma”. Questo il drammatico racconto riferito alle autorità dalla ragazza, come riporta “Il resto del Carlino”. A turno, i tre uomini hanno infierito con violenza su di lei. “Poi gli altri due mi hanno tenuta ferma e lui ha continuato a colpirmi”. Indifesa contro tre uomini più grandi, e l'incubo vero non era ancora cominciato. Ad un certo punto i complici del marocchino se ne sono andati, lasciando il carnefice da solo con la sua vittima. I dettagli sono raccapriccianti. Il 32enne infatti ha obbligato la giovane a spogliarsi per poi avventarsi su di lei e tenerla immobilizzata a terra. Stringendole una mano intorno alla gola, l'ha stuprata più volte. La 17enne fortunatamente è riuscita a fuggire e allertare i soccorsi: si è rivelato fondamentale il sostegno della madre, che le è stata vicino durante gli esami medici e al momento di sporgere denuncia. Dopo le indagini, in poco tempo i tre sono stati catturati e incriminati: il 52enne ed il 22enne sono stati accusati del reato di lesioni aggravate. Per l'ormai ex fidanzato, invece, delle imputazioni ben più pesanti: oltre al reato di lesioni aggravate, anche l'accusa di violenza sessuale aggravata, considerata l'età della vittima.