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Elisa, parla la vittima dello stupro di Ancona: "Io prigioniera del nigeriano, ho paura della sua vendetta"

Cristina Agostini
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Il suo aggressore è stato arrestato ma lei sa che non è finita. Elisa, la ragazza di 22 anni di Ancona, sequestrata e violentata da un nigeriano, Isaac Adetifa Adejofu, di 36 anni, il 6 novembre scorso, ha ancora paura. Quel giorno la polizia la trovò in un tugurio, stordita, e l'ha salvata. Altrimenti, chissà, avrebbe potuto fare la fine di Pamela Mastrapietro e Desirée Mariottini. "Mi è andata bene", dice in una intervista a il Giorno, "ricordo quelle storie, mi fecero pensare per qualche istante, ma purtroppo io ero entrata in un tunnel". Leggi anche: Violenze sessuali e droga. L'orrore del nigeriano: come ha ridotto una ragazza italiana "Vivevo un incubo di cui non ero cosciente. Molte cose su Adetifa le ho scoperte soltanto dopo essere stata salvata dalla polizia. Io avevo un' altra maniera di vedere le cose, oscurata e confusa. La polizia mi ha aiutato a capire in quale situazione fossi finita". Ma ora, confessa, ha "tantissima" paura. "Il timore è che, dopo aver raccontato le violenze, qualcuno vicino a lui possa farmi del male. Addosso ho una paura che non si può immaginare. Loro sono tanti e io da sola". 

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