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Roma, il record di Marino: il Campidoglio non si riunisce per tre settimane

La giunta non produce delibere e il consiglio non ha da fare. Ma da luglio ci è costato 240mila euro. Intanto il sindaco si fa vedere dagli acampados...

Roberto Procaccini
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Tre settimane senza consiglio comunale. E' il primato del Campidoglio sotto la guida del sindaco democratico Ignazio Marino. La giunta del chirurgo dedito alla bicicletta non produce delibere, e il consiglio comunale (il cui presidente, il Pd Mirko Coratti, ha detto: "Non ci riuniamo per le sole mozioni") non ha nulla da fare. Mica male tre settimane di ferie fuori stagione. Ma dalle parti del municipio capitolino cresce l'insofferenza: "Dobbiamo svegliare la giunta sonnacchiosa", dice Gianluca Pecola, capogruppo Sel. Provocano i consiglieri dell'opposizione, che inscenano una finta assemblea consiliare in piazza Campidoglio con tanto di sagoma di cartone del sindaco Marino. Ferie pagate - Anche da fermo, il comune di Roma (a rischio commissariamento da dicembre) costa. Per sole otto sedute e 15 delibere dal primo luglio a oggi, il Campidoglio ha speso 240mila euro. E parliamo solo dei costi politici: 236mila euro sono andati ai 48 consiglieri sotto forma di gettone di presenza, i restanti 4mila euro sono andati ai consiglieri aggiunti. Acampada - Marino non avverte il problema e, anziché in Campidoglio, ha preferito farsi vedere in bici all'acampada di Porta Pia. Dove, per inciso, è stato fischiato e contestato dai movimenti che presidiano la piazza da martedì. Il sindaco, in ogni caso, è parso più sensibile alle questioni dei manifestanti che a quelle dei suoi cittadini: ha portato, insieme a una delegazione di indignados, al ministro Lupi la richiesta di moratoria sfratti e reddito di cittadinanza.

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