Roma, il record di Marino: il Campidoglio non si riunisce per tre settimane
La giunta non produce delibere e il consiglio non ha da fare. Ma da luglio ci è costato 240mila euro. Intanto il sindaco si fa vedere dagli acampados...
Tre settimane senza consiglio comunale. E' il primato del Campidoglio sotto la guida del sindaco democratico Ignazio Marino. La giunta del chirurgo dedito alla bicicletta non produce delibere, e il consiglio comunale (il cui presidente, il Pd Mirko Coratti, ha detto: "Non ci riuniamo per le sole mozioni") non ha nulla da fare. Mica male tre settimane di ferie fuori stagione. Ma dalle parti del municipio capitolino cresce l'insofferenza: "Dobbiamo svegliare la giunta sonnacchiosa", dice Gianluca Pecola, capogruppo Sel. Provocano i consiglieri dell'opposizione, che inscenano una finta assemblea consiliare in piazza Campidoglio con tanto di sagoma di cartone del sindaco Marino. Ferie pagate - Anche da fermo, il comune di Roma (a rischio commissariamento da dicembre) costa. Per sole otto sedute e 15 delibere dal primo luglio a oggi, il Campidoglio ha speso 240mila euro. E parliamo solo dei costi politici: 236mila euro sono andati ai 48 consiglieri sotto forma di gettone di presenza, i restanti 4mila euro sono andati ai consiglieri aggiunti. Acampada - Marino non avverte il problema e, anziché in Campidoglio, ha preferito farsi vedere in bici all'acampada di Porta Pia. Dove, per inciso, è stato fischiato e contestato dai movimenti che presidiano la piazza da martedì. Il sindaco, in ogni caso, è parso più sensibile alle questioni dei manifestanti che a quelle dei suoi cittadini: ha portato, insieme a una delegazione di indignados, al ministro Lupi la richiesta di moratoria sfratti e reddito di cittadinanza.