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Internet, in Italia quattro su dieci non lo hanno mai usato

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Internet, il Belpaese fanalino di code: il 38% non lo ha mai usato. E siamo indietro anche per quel che riguarda il commercio e il dialogo con la Pa

Eleonora Tesconi
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Non è una novità che il nostro paese sia "indietro", almeno per certi aspetti. Uno di questi? L'uso di Internet. Lo ha sottolineato il premier Enrico Letta, chiudendo i lavori del forum annuale promosso da Confindustria Digitale: "Il nostro ritardo è evidente", ha confermato. "Per recuperare, bisogna correre". E una delle cose che si può fare è quella di "alfabetizzare" lo stato, dotando in primis tutte le scuole italiane di reti wi-fi.  I dati - Il dossier presentato nella Capitale ieri, lunedì 21 ottobre, in generale non mostra dati troppo allarmanti: come riporta La Stampa, nell'edizione di oggi, martedì 22 ottobre, per quanto riguarda le infrastrutture, il 96% delle abitazioni è "collegato": tra reti fisse, mobili e satellitari, Internet viaggia a una velocità di almeno due megabyte al secondo, mentre la media europea tocca il 95,5%. Ma è sul singolo che l'Italia cede il passo nella corsa al digitale. Solo poco più della metà della popolazione tricolore, circa il 53%, usa Internet con regolarità, una media piuttosto bassa rispetto a quella dell'Ue, che arriva al 70%. Poi, c'è una percentuale allarmante, quel 38% costituito dai cosidetti digital evaders, come li ha denominati il viceministro dello Sviluppo economico Antonio Catricalà, che non ha mai usato Internet, che magari preferisce sfogliare l'ingombrante enciclopedia cartacea invece che consultare comodamente, e velocemente, Wikipedia. Pigrizia o disinteresse? Mistero. Di sicuro c'è che quattro italiani su dieci, Internet, non lo usano mai. Gli obiettivi - Per il 2015, l'obiettivo è chiaro: far dialogare on line il 50% della popolazione con le pubbliche amministrazioni. Oggi, l'Italia arriva appena al 19%, fanalino di coda di una classifica che vede la media europea al 44%, con punte, come quelle dei paesi scandinavi, che volano addirittura al 70 per cento. Nel nostro paese, solo il 4% delle aziende vende i propri prodotti in rete, mentre per quanto riguarda il rapporto on line con la pubblica amministrazione, arriviamo solo all'8%: "Siamo ancora ampiamente in ritardo nel processo di modernizzazione del sistema pubblico - hanno dichiarato gli esperti di Confindustria Digitale -; solo il 5% dei comuni consente di pagare le multe per infrazioni stradali on line e appena il 37% degli enti ha attivato processi di integrazione con le banche dati gestite da altri enti". Le risorse, dunque, ci sono. E, a questo punto, si attendono nuove direttive per completare il "processo di digitalizzazione" nazionale.  

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