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Roma, lanci di sassi e uovaIl corteo in mano ai violenti

Scontri con la polizia davanti al ministro dell'Economia

Lucia Esposito
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Un corteo diverso dagli altri, quello che è sfilato oggi per il centro blindatissimo di Roma. Certo, c'erano i soliti figli di papà che vanno ai centri sociali, i soliti professionisti del caos. Ma anche tanti disoccupati e anche immigrati di colore. Un corteo che si potrebbe quasi definire 'alla francese', ricordando quelli animati da sans papier a Parigi. Roma è blindata per il corteo dei  movimenti per il diritto all'abitare, con la partecipazione dei  No-Tav. Al manifestazione è partita da piazza di Porta San Giovanni con un'ora di ritardo, intorno alle 15 per procedere poi lungo via Merulana, piazza di Santa Maria  Maggiore, via Liberiana, via Cavour, via Giovanni Amendola, viale  delle Terme di Diocleziano, piazza della Repubblica, via Cernaia, via  XX Settembre, via Goito, piazza dell'Indipendenza, via San Martino della Battaglia, viale Castro Pretorio, piazza della Croce Rossa, viale del Policlinico fino a Porta Pia. Lungo il percorso, negozi e banche con le serrande abbassate per paura di vandalismi e danneggiamenti.  Guarda le foto Corteo e tensioni, la manifestazione di Roma Bombe carta - Arrivati davanti al ministero dell'Economia, in via XX settembre, gli antagonisti del corteo hanno fatto esplodere alcune bombe carta per manifestare il loro dissenso rispetto alle politiche economiche dell'Italia e dell'Europa. L'intento dei manifestanti era quello di spaventare e provocare le forze dell'ordine, ma sembra che per il momento la polizia stia riuscendo a tenere tutto sotto controllo. Poco prima dell'attacco al ministero, nei pressi di piazza della Repubblica, un drappello di comunisti antagonisti si è minacciosamente avvicinato alla sede nazionale di Casa Pound, centro sociale di destra, per cercare lo scontro. Invano: il cordone di polizia ha fatto sì che il peggio fosse evitato. Bombe carta anche contro la sede del ministero delle Infrastrutture, considerato il responsabile dei trivellamenti per la Tav Torino-Lione. Quindici, in tutto, gli antagonisti fermati. Tentato assalto al centro sociale di destra Casa Pound Guarda il video su LiberoTv Attacco hacker - La protesta non si è limitata a bombe carta e uova lanciate tra le strade di Roma. Anche via web è partito l'attacco contro i siti del potere. Il gruppo Anonymus ha fatto saltare il sito internet della Corte dei Conti e del ministero delle Infrastrutture come atto di protesta. Sulle home page dei siti non è stato scritto alcun messaggio, ma non è possibile accedervi da qualche ore.  Manifestanti in piazza di Porta San Giovanni Guarda il video su LiberoTv   I controlli preventivi - Venerdì, nella fitta rete dei controlli preventivi predisposti dal questore Fulvio Della Rocca erano caduti cinque francesi, fermati e identificati prima di essere accompagnati alla frontiera: due di loro risultano avere precedenti per terrorismo oltralpe, altri due sono stati già controllati in precedenti manifestazioni no Tav in val di Susa. E questa mattina, a poche ore dalla partenza del corteo, lungo il percorso erano stati rinvenuti dalle forze dell'ordine e sequestrati sanpietrini e altri oggeti contundenti. La mobilitazione - Tra le parole d'ordine dei movimenti in piazza domani ci sono, ribadite dagli striscioni di apertura, "sollevazione" e "assedio", e se tutte le sedi istituzionali saranno iperprotette i movimenti proveranno comunque a "circondare" il ministero dell'Economia in via XX Settembre e ad "accamparsi" (ben oltre la prevedibile fine del corteo, nel tardo pomeriggio) davanti a quello delle Infrastrutture a Porta Pia. A proposito di Porta Pia: i promotori hanno garantito che la protesta sarà "determinata" ma "non violenta", e lamentato che l'eccesso di attenzione per il profilo della sicurezza finisce sempre con l'oscurare i contenuti dell'iniziativa.  La soddisfazione di Alfano - Un messaggio di congratulazioni per la gestione dell'ordine pubblico al capo della Polizia, Alessandro Pansa, al questore di Roma, Fulvio Della Rocca, e al prefetto, Giuseppe Pecoraro. Lo ha indirizziato pubblicamente il vicepremier e ministro dell'Interno, Angelino Alfano, per "l'eccellente lavoro svolto da tutte le Forze dell'Ordine impegnate per assicurare lo svolgimento delle manifestazioni tenutesi ieri e oggi nella Capitale".

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