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Lampedusa, la denuncia del sindaco Nicolini: "Il governo ci ha abbandonati"

Il premier aveva annunciato esequie di Stato per i morti del mare. Ma ora da palazzo Chigi non danno risposte al sindaco dell'Isola Nicolini: "Abbandonati"

Ignazio Stagno
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"I migranti che hanno perso la vita nel mare di Lampedusa avranno i funerali di Stato". Enrico Letta lo aveva detto, proclamando anche un giorno di lutto nazionale. Passata la vetrina lampedusana il premier si è completamente dimenticato di quei corpi che riposano dentro le bare dopo aver combattutto col mare. Dei funerali di Stato non c'è traccia. Palazzo Chigi non risponde alla richiesta della sindaca di Lampedusa, Giusi Nicolini, sulla data e l'organizzazione dei funerali solenni promessi da Enrico Letta durante la visita del 9 ottobre. "A Lampedusa il governo è sparito", ha twittato la Nicolini. Sepolture senza funerali -  Intanto senza nessun funerale di Stato, come promesso da Letta, in questi giorni 80 salme sono state tumulate nel cimitero Piana Gatta di Agrigento, altre 70 sono state disseminate nei camposanti della provincia e sepolte, riportano i quotidiani locali, con una breve preghiera cattolica. E sempre per motivi sanitari saranno interrate, moltissime soltanto con un numero identificativo. "È inaudito. Quell'annuncio dei funerali di Stato ha creato soltanto confusione", commenta parecchio indignato don Mosé Zerai sacerdote presso il Vaticano e fondatore dell'agenzia Habeshia ormai diventato un punto di riferimento per gli eritrei in esilio in Italia. "Come comunità eritrea siamo veramente stupiti dal modo nel quale il governo italiano sta gestendo questa situazione. Un'offesa alle vittime e ai loro famigliari", racconta il prete all'Huffingtonpost. "L'ultima telefonata dallo Stato è arrivata sabato scorso da Giorgio Napolitano", assicurano ora al Comune di Lampedusa. Nicolini aveva chiesto una unità di crisi che affiancasse la giunta della piccola isola nell'immane lavoro burocratico relativo all'accoglienza dei parenti delle vittime, all'identificazione e alle visite ufficiali. Da Roma silenzio. Per Letta la passerella è finita. 

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