Prato, la prima nata nel nuovo ospedale è cinese: sulla rete si scatenano commenti razzisti
Un sito d'informazione locale si trova pieno di interventi xenofobi. E scoppia la gara di insulti con i lettori progressisti
La prima nata nel reparto ostetricia del nuovo ospedale di Prato è figlia di cinesi. E www.pratonotizie.it, che per primo ha raccontato la storia, si trova a dover fronteggiare una valanga di commenti xenofobi sul proprio portale. Quando il sito di informazione hyperlocal (ultra-locale, come si dice nel gergo giornalistico) ha dato notizia che la pupa che ha tagliato il nastro d'apertura del nuovo ospedale si chiama sì Simona, ma di cognome fa Liu e ha gli occhi a mandorla, non poteva prevedere che le reazioni del popolo della rete sarebbero state tutte centrate sulla questione razziale. Invece le prime ondate di commenti degli utenti del sito (un po' alla volta mondati e cancellatidai moderatori del portale) sono state tutte di tipo xenofobo e identitario: "Dove finiremo?", "Non mi stupisco più di niente" si è letto insieme a frasi di stampo più apertamente razzista. Quella parte della community che ha voluto controbilanciare il tenore dei commenti ha compromesso ancora di più la situazione: è bastato un attimo e sono fioccati insulti reciproci. Repulisti - Anche adesso che (nel momento in cui si scrive) di commenti sul sito ne rimangono tre, i toni rimangono piccati. Su www.notiziediprato.it è in corso un sondaggio tra i lettori per scegliere il nome della nuova struttura sanitaria, e un lettore provoca: "Tanto vale chiamarlo Bejing Hospital". Un altro rilancia: "L'è cinese, e allora?". Prato ha una nutrita comunità cinese, ma l'intergazione, a quanto pare, è ancora lontana.