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A dire sì i Lefebvriani che hanno tolto la curia dagli impicci

Erich Priebke

La comunità eretica ha dato l'assenso: "Ognuno merita di ricongiungersi con Dio e con la Chiesa. Roma sbaglia, loro danno l'ostia a Luxuria"

Michele Chicco
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I Lefebvriani ieri pomeriggio sono tornati al centro delle polemiche: sono stati loro a dire che il funerale di Erich Priebke si sarebbe potuto fare e hanno aperto le porte della Cappella San Pio X alla salma dell'ex capitano nazista responsabile dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. I sacerdoti che si richiamano al monsignor Marcel Lefebvre sono "nati" cattolici, ma dal 1988 la loro comunità non è riconosciuta dal Vaticano. Secondo la Curia romana, infatti, loro sono eretici perché ultra-tradizionalisti e anticonciliari.  Via di mezzo - Il Vaticano, però, sembra che ieri abbia voluto "sfruttare" questa eresia per togliersi dagli impicci: visto che per le chiese cattoliche della diocesi di Roma era impossibile celebrare le esequie del boia delle Fosse Ardeatine, ecco che la soluzione se la sono trovata appena fuori casa. I Lefebvriani hanno "ricevuto la richiesta di poter celebrare" il funerale di Priebke dalla famiglia ed hanno accettato perché, come hanno detto, "qualunque siano stati le sue colpe ed i suoi peccati, nella misurta in cui muore riconciliato con Dio e con la Chiesa ha diritto alla celebrazione della messa e alle esequie". Nella stessa nota, poi, i vescovi eretici hanno dato una piccola stoccata alla Curia ufficiale: "Dovrebbero guardarsi loro dal dare scandalo - hanno concluso - visto che Bagnasco ha dato la comunione a Vladimir Luxuria".

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