Chiasso, università senza test di ammissione a pochi passi dall'Italia: ma la Svizzera non ne sa nulla
Due anni a Chiasso, poi il trasferimento a Sofia e la laurea in medicina. Che vale in Italia
Un altro modo per aggirare i test di selezione italiani ed entrare alla facoltà di Medicina. Questa volta l'escamotage viene da un ateneo di Sofia, in Bulgaria, che ha creato una succursale di medicina senza test di ammissione a Chiasso, sponsorizzata dal Cepu International e dall' Associazione Interuniversitaria europea. "Si trova appena fuori Como, a soli 45 km da Milano - si legge sul sito associazioneinteruniversitariaeuropea.eu - Facilmente raggiungibile in auto o con il treno". Il corso propone due anni di università (medicina, odontoiatria, fisioterapia) a Chiasso, su misura per gli italiani. Le lezioni sono in inglese, ma i docenti italiani e un corso di preparazione in lingua permette a tutti di seguire senza problemi. Poi, il trasferimento in Bulgaria, alla Medical University of Sofia, dove si potrà ottenere dopo quattro anni l'agognata laurea, valida in Italia e in tutta l'Ue. La trovata è stata pubblicizzata su molti quotidiani italiani, oltre che sul web. Ma i conti non tornano. La magagna - "È una novità, non ne sapevamo nulla - spiega al giornale online Caffè.ch la dottoressa Martina Weiss, segretario generale della Conferenza universitaria svizzera - Ma per il riconoscimento di un titolo universitario emesso in Svizzera serve un'autorizzazione ufficiale e non abbiamo finora avuto nessun segnale né alcuna richiesta in questo senso proveniente da Chiasso. E anche il fatto che si propongano studi in Svizzera agli italiani attraverso un'università bulgara lo trovo estremamente curioso". E il sito rimarca la vicinanza all'Italia: il comune del Canton Ticino dista infatti solo 9 chilometri dal confine. "A rilasciare il diploma sarebbe comunque la Medical University di Sofia e trattandosi di medicina, qualsiasi richiesta di riconoscimento del titolo in Svizzera passerebbe al vaglio della Commissione creata appositamente dall'Ufficio federale della sanità pubblica - sottolinea ancora Martina Weiss -. Succede anche per le altre materie, ma attraverso la Conferenza dei rettori universitari. Per la medicina, invece, c'è un'attenzione specifica". I dubbi - Così si è accesa la polemica, non solo in Svizzera, ma anche in Italia. Sono sempre più i dubbi sul sistema di accesso agli studi, che a causa degli esigenti test di ammissione, porta gli studenti nostrani a "emigrare" all'estero, privando l'Italia non solo di possibili "cervelli", ma anche di fondi per le università.