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Yara, una nuova pista: il pedofilo che cercava vittime a Bergamo

Yara Gambirasio

A parlare è la mamma di Laura, 12enne adescata dal 50enne Lorenzo D.: "Ha rubato il profilo Facebook a mia figlia e scriveva messaggi per Yara"

Eleonora Tesconi
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Torna il fantasma della pedofilia nell'omicidio Yara Gambirasio ed emerge una nuova e inquietante pista. L'ipotesi è riportata dal settimanale Giallo. Laura C. è una ragazzina di 12 anni che crede di aver trovato il suo "principino azzurro" su Facebook: con quel biondino di 14 anni, che non si fa mai vedere in volto, chiacchiera e chatta di nascosto, di giorno e di notte. Pensa che il suo Laurent D. abbia quattordici anni, due soli più di lei. E, soprattutto, si fida ingenuamente di quel coetaneo conosciuto on line. Fantasticano su quando si sarebbero potuti incontrati. Perché la distanza è troppa. Lui vive a Bourges, lei a Bergamo. Invece, niente di tutto questo. Dietro quel ragazzino potrebbe nascondersi addirittura la verità sulla morte di Yara Gambirasio. Sì, perché Laurent, che ha fatto battere il cuore a Laura, si chiama Lorenzo B., ha 50 anni, è nato a Padova, ma poi è stato adottato, aveva una fabbrica nel nord Italia, ora fallita, e una spasmodica passione per la ritmica. Per le ragazzine che fanno ritmica. L'uomo è un pedofilo incallito, già arrestato e incarcerato in Svizzerra e a Busto Arsizio per aver riempito i suoi computer di immagini pedopornografiche. E anche adesso si trova in carcere, in Francia. Solito reato.  "A caccia" a Bergamo - A Laura scriveva: "Tata Laura, tu sei la mia vita, non posso aspettare fino a Natale per vederti, lo capisci? Io voglio venire subito da te. Il nostro amore è troppo grande, non possiamo più vivere lontani! Ho deciso: scappo dalla Francia, scappo dal papà, e vengo lì. Non dire niente alla tua mamma, mi raccomando! Sarà il nostro segreto. Sì Tata, amorino mio, staremo insieme per sempre e avremo dei bambini. Tanti bambini, tutti belli come te”. Questo accadeva proprio nel 2010. A Bergamo, nell'anno in cui la piccola Yara, all'uscita dalla palestra, è stata uccisa, c'era un pedofilo a piede libero che cercava di adescare una bambina di 12 anni. Un appassionato di ginnastica ritmica. La madre di Laura C., intervistata dal settimanale, racconta di quel terribile periodo, quando ha scoperto che quel mostro che importunava sua figlia era un pedofilo di 50 anni: "Mi sono messa a cercare notizie su questa persona. Ho richiamato i numeri da cui chiamava, ho cercato su internet e alla fine ho scoperto tutto: il piccolo Laurent in realtà era un uomo. Un orco. Mi sono detta: lo devo fermare prima che mi porti via mia figlia». Ma la denuncia nei confronti dell'uomo, come se non bastasse, è stata archiviata. "Yara ti amo" - La connessione con Yara non finisce all'età di Laura, alla ginnastica ritmica e alla pedofilia. La madre della 12enne, ancora a Giallo, racconta che Lorenzo B. aveva rubato l'identità Facebook della figlia, le sue foto, i suoi video. Si era impadronito dei "suoi commenti": "Un giorno di primavera ero in coda al supermercato, quando mi telefona una cara amica e mi dice: Ma c'è la tua Laura in televisione! Dicono che era la migliore amica di Yara e che sa chi l'ha uccisa, accendi, guarda!”. Il 50enne si era impadronito del profilo della dodicenne e parlava di Yara. Le dedicava persino video su Youtube con scritte inquietanti: "Yara ti amo, Tata Yara mi manchi, Ti amerò per sempre". Quel 26 novembre 2010 la piccola di Brembate di Sopra non sarebbe dovuta andare in palestra, non era il suo giorno di allenamento. Era uscita di casa per portare alle amichette uno stereo di cui, forse, non c'era tutta questa necessità. Poi, è sparita nel nulla. Aveva appuntamento con qualcuno? Con un "ragazzino suo coetaneo" con cui si sentiva, e che magari l'aveva adescata?      

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