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La crisi mangia pure le speranze:gli italiani non scommettono più

Scende del 5,1% il giro di affari. Il sogno dei soldi facili non sopravvive all'austerity

Roberto Procaccini
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La crisi è talmente dura che gli italiani risparmiano pure sulle scommesse sportive. Nei primi 9 mesi del 2013 il volume delle puntate è diminuito del 5,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012. Limitando l'analisi ai soli mesi di settembre, la forbice tra l'anno corrente e quello passato si divarica fino agli otto punti percentuali. Insomma, l'ultima speranza di fare soldi facili, quella scommessa (che eletta ad abitudine può anche diventare ludopatia), non sopravvive ai "tagli alla spesa" dei cittadini italiani. Lo fotografano i dati Agipronews: gli operatori del betting nei primi 9 mesi del 2013 hanno perso 150 milioni di euro rispetto all'anno precedente. Calo appena smussato dalla crescita del gioco online, il cui volume d'affari nello stesso periodo è passato dagli 850 agli 875 milioni di euro  (+2,9 per cento). 

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