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Padova, la Procura non dispone l'autopsia: la salma attende 18 mesi in obitorio

Padova, a marzo 2012 una donna muore in ospedale. I figli fanno un esposto e attendono un anno e mezzo l'apertura di un fascicolo di indagini

Roberto Procaccini
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La salma di una donna morta all'età di 91 anni, a Padova, aspetta da un anno e mezzo nei locali dell'obitorio che la Procura attivi la propria macchina burocratica. Che cosa succede quando a un caso di presunta malasanità si somma la malagiustizia? Che i figli di Luigina Cocco, scomparsa il 12 marzo 2012 per un'insufficienza renale, hanno atteso un anno e mezzo perché il Palazzo di Giustizia patavino aprisse un fascicolo sulle cause del decesso della madre. Sono passati 18 mesi tra la deposizione dell'esposto in Procura dei figli della donna (Giorgio e Sergio Ghiron) e l'iscrizione al registro degli indagati con l'ipotesi di concorso in omicidio per cinque medici (datata 19 settembre 2013). I fratelli Ghiron, racconta Luca Ingegneri sul Gazzettino di Padova, volevano sapere se la madre, morta dopo 40 giorni di degenza, avesse ricevuto cure adeguate. Quello che hanno ottenuto finora, però, sono 18 mesi di attesa dell'autopsia e l'impossibilità di dare alla madre degna sepoltura.  

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