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Omicidio Meredith, via al processo a Firenze. Lumumba: "Amanda scappata perché colpevole"

Dopo il rinvio della Cassazione in Appello riparte la telenovela giudiziaria sul giallo di Perugia. Assenti in aula Knox e Sollecito

Giulio Bucchi
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"Amanda è scappata perché è colpevole". Ci pensa Patrick Lumumba a riaccendere la polemica su Amanda Knox e l'omicidio di Meredith Kercher, nel giorno in cui a Firenze comincia il "quarto grado di giudizio". Per capire se Amanda e Raffaele Sollecito uccisero o no la notte tra l'1 e il 2 novembre 2007 la giovane studentessa inglese occorrerà attendere il verdetto della Corte d'Assise d'Appello di Firenze, dopo che la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione dei due ex fidanzatini da parte giudici di secondo grado di Perugia, ribaltando la loro condanna per omicidio in primo grado. L'ipotesi di partenza, emersa in Cassazione, è che Meredith sia rimasta vittima di un gioco erotico. Per ora l'unico ad essere stato condannato e a scontare la pena in carcere, tra le persone indagate, è Rudy Guede. A Firenze, come annunciato da tempo, non ci sono né Sollecito né la Knox. Amanda ha spiegato in più interviste di non voler tornare in Italia perché ancora ferita dall'esperienza di quattro anni passati in carcere. Raffaele si trova in questi giorni in vacanza ai Caraibi, a Santo Domingo. Il padre di Sollecito ha comunque assicurato che il figlio sarà presente alle udienze a partire da quelle di fine ottobre. L'accusa di Lumumba - "Amanda penso che sia scappata perché c'entra con la morte di Meredith. Amanda è colpevole se no non mi avrebbe calunniato", ha spiegato Lumumba ai giornalisti al Palazzo di Giustizia di Firenze. "Amanda non voleva essere punita e voleva depistare le indagini e per questo motivo mi ha calunniato". Lumumba era stato accusato in un primo momento dalla Knox di essere l'assassino di Meredith e poi è stato scagionato. La studentessa americana è stata condannata per calunnia nei suoi confronti. "La povera Meredith merita giustizia e io sono qui, ovunque si cerchi la verità su questa vicenda in cui ci sono due vittime - continua Guede -. La prima è la povera Meredith e la seconda sono io".  "Processo incostituzionale" - Nel corso dell'udienza, gli avvocati Luciano Ghirga e Carlo Della Vedova, legali della Knox, hanno sollevato eccezioni circa la costituzione di parte civile da parte di Lumumba, assistito dall'avvocato Carlo Pacelli. La difesa ha chiesto ai giudici di valutare l'opportunità di rimettere alla Corte costituzionale un quesito circa la legittimità su quello che è stato  definito "un processo anomalo", dal momento che con la decisione della Cassazione si apre "un giudizio ad infinito, siamo di fronte ad una porta aperta". "Siamo capaci di accertare oggi la verità di un fatto di sei anni fa - domandano i legali della Knox -? Una persona può essere oggetto di un'indagine a vita? L'imputata Knox è uguale a tutti gli altri imputati che ci sono oggi in Italia? Sicuramente - conclude l'avvocato Dalla Vedova - c'è una disparità di trattamento". L'avvocato Ghirga ha inoltre chiesto una nuova perizia genetica sul coltello che in primo grado sarebbe stato considerato l'arma del delitto. "Amanda è l'assassina" - "Siamo convinti della colpevolezza di Amanda e Raffaele perché conosciamo tutti gli atti del processo - incalza invece Francesco Maresca, legale della famiglia Kercher -. Siamo convinti della presenza di tutti e tre (il terzo è Guede, ndr) sulla scena del crimine". E sull'assenza dei due sospettati in aula l'avvocato taglia corto: "E' una loro scelta, il Codice glielo permette".

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