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Gli esuberi del Partito Democratico dobbiamo pagarli noi

Rosi Bindi

La Bindi firma l'emendamento al ddl sui tagli alla politica che estende gli ammortizzatori sociali anche ai dipendenti dei partiti

Nicoletta Orlandi Posti
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I tagli alla politica chiesti a gran voce da tutti gli italiani, che dovrebbero trovare risposta nel ddl del governo sul finanziamento ai partiti, rischia una macelleria sociale per quanti lavorano per la "causa". Ecco allora l'escamotage del Pd: invece che il partito a farsi carico degli esuberi saranno tutti gli italiani. Al pari degli operai di una fabbrica in crisi, al pari dei lavori di un'azienda che non riesce a far fronte ai debiti anche i dipendenti dei partiti potranno beneficiare degli ammortizzatori sociali, con una copertura di 15 milioni di euro l'anno a partire dal 2014. Lo prevede un emendamento al ddl del governo sul finanziamento ai partiti firmato da Rosi Bindi, il candidato segretario Gianni Cuperlo, Roberta Agostini, Bressa e altri che hanno "modificato" la proposta già presentata nei mesi scorsi riducendo da "18" a "15" i milioni che devono essere messi a loro disposizione. Gli onorevoli democratici chiedono nero su bianco di estendere "le disposizioni in materia di trattamento straordinario di integrazione salariale e i relativi obblighi contributivi, nonchè la disciplina in materia di contratti di solidarietà" ai dipendenti dei partiti sia a livello nazionale che nelle loro articolazioni territoriali. 

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