La Concordia torna a gallaOra si cercano i dispersi
Missione compiuta: "La rotazione della Costa Concordia è conclusa. La nave è ora appoggiata sulla piattaforma. Abbiamo segnato un punto decisivo per l'allontanamento della nave dal Giglio", ha annunciato soddisfatto il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli alle 4 di notte. Applausi, suoni di sirena e urla dalle strade dell'isola hanno accompagnato l'annuncio. E vedere il relitto tornato in posizione verticale, anche se non ancora in linea di galleggiamento apre il cuore. Ovviamente saranno quindi necessari lavori di ristrutturazione, per poter poi montare i cassoni laterali, ma i tecnici sottolineano che "non c'è stata alcuna bomba ecologica. Ci sarà solo da raccogliere qualcosa". "E' stata un'operazione perfetta", ha detto uno dei tecnici in inglese. guarda le foto nella Gallery: "Concordia, missione compiuta" guarda i festeggiamenti in un bar del Giglio su LiberoTv guarda l'annuncio "Missione compiuta" su Libero Tv Si cercano i cadaveri - Nonostante il successo dell'operazione che ha riportato in asse la Costa Concordia, c'e' ancora molto da fare. "Non è ancora finita", ha spiegato Gabrielli. "Ora bisogna procedere alla definitiva stabilizzazione per affrontare l'inverno" e sono necessarie "attivita' sulla fiancata" della nave, appena riportata alla luce, danneggiata dall'impatto sugli scogli. Poi in primavera si procederà a spostarla. "E' evidente che la nave fosse stata costruita bene", ha sottolineato Gabrielli rispondendo alle domande dei giornalisti sul fatto che non si sia spaccata durante le operazioni di rotazione. "Appena possibile, ci rimetteremo al lavoro per trovare i due dispersi" nel naufragio della Costa Concordia, ha ribadito il capo della Protezione Civile al termine delle operazioni. I due dispersi probabilmente si trovano nella nave, ha spiegato Gabrielli, sottolineando che ora sarà possibile esplorare parti della Concordia finora inaccessibili. I dispersi sono Maria Grazia Trecarichi, che era in crociera con la figlia e un'amica, e Russel Rebello, l'indiano che lavorava sulla nave come cameriere. Una notte lunghissima - Sono stati già ribattezzati i "magnifici undici". E Nick Sloane, in una notte, è diventato "eroe" del Giglio. Un'operazione riuscita "alla perfezione" ha riportato in superficie la Costa Concordia, ventidue mesi dopo il tragico naufragio in cui morirono 32 persone. Dalla sala di comando galleggiante, a pochi metri dal relitto, il responsabile delle operazioni ha teso i cavi che hanno rimesso in posizione verticale la nave. Poi, tornato a terra, ha festeggiato fino all'alba acclamato dai gigliesi. Poche ore dopo, un lungo applauso ha accolto nella sala stampa il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, "sorpreso" per la "precisione" con cui è stata eseguita la manovra di rotazione che ha tenuto i gigliesi con il fiato sospeso, per quel rischio che il limpido mare dell'isola fosse inquinato dai liquami della nave. Sassolini nella scarpa - Con una battuta, Gabrielli ha ribadito che "il rispetto ambientale è sempre stato sempre al vertice dell'attenzione" nelle operazioni di rotazione della Concordia: "So che è stato richiesto anche il dna dei ricci di mare per vedere se ci sono mutazioni genetiche, ma ci sono alcuni miei amici che qui i ricci se li mangiano crudi...". Il capo della Protezione civile, nel giorno del successo, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa nei confronti dei denigratori, in particolare della scetticità di parte della stampa: "Nella vita non si è sempre incudine...". E sull'indirizzo delle sue parole ha spiegato: "Ho l'imbarazzo della scelta, ma vorrei che oggi coloro che ci hanno criticato con sicumera, con la stessa sicumera parlassero ora". "Ho sentito di tutto e di più, c'è chi ha asserito che l'ipotesi migliore sarebbe stata il raddrizzamento (della nave) con lo sversamento in mare dei liquami di un'intera città", ha spiegato Gabrielli, "oggi nel sopralluogo non ho di certo navigato nei liquami". Il prefetto ha elogiato quindi il sistema della Protezione Civile "il cui ruolo è andato appannandosi per strumentalizzazioni e infamità e che oggi riprende la collocazione che in un Paese come il nostro intende avere". I danni - Gabrielli ha ribadito l'impegno a riprendere le ricerche dei due dispersi, Maria Grazia Trecarichi, che era in crociera con la figlia e un'amica, e Russel Rebello, l'indiano che lavorava sulla nave come cameriere. "Lo studio per la ricerca dei due dispersi è gia iniziato, mentre per l'operativita' effettiva aspettiamo che sia garantita la sicurezza degli operatori, al più tardi tra qualche giorno", ha assicurato. Quanto alle condizioni del lato finora sommerso della nave, Gabrielli ha spiegato che "il danno alla fiancata di dritta è importante ma inferiore a quello che temevamo. Ovviamente i tecnici - ha aggiunto - dovranno studiare i modi per rendere possibile la collocazione dei cassoni che simmetricamente dovranno essere applicati sull'altra fiancata". Il capo della Protezione Civile ha indicato le prossime fasi, a partire dalla stabilizzazione del relitto della Concordia in vista dell'inverno, cui seguira' il collocamento dei cassoni e la predisposizione per il rigalleggiamento della nave. Infine, l'ultima fase sarà quella del "ripristino dei luoghi teatro del cantiere e del monitoraggio dell'ecosistema per i prossimi anni". Anche se la fase più delicata è stata eseguita, la permanenza della Concordia nelle acque dell'Isola del Giglio continua a rappresentare un "elemento di rischio" determinato soprattutto dalle condizioni meteo-marine, ha sottolineato Gabrielli, spiegando tuttavia che "ci sono interventi per far si' che la nave affronti l'inverno in sicurezza". A Gabrielli ha fatto eco il responsabile del progetto di rimozione di Costa Crociere, Franco Porcellacchia, il quale ha assicurato che sono state prese in esame "ipotesi cautelative per rispondere a casi anche estremi". "Per incrementare la capacità della nave di rimanere sulle piattaforme sono in atto già azioni atte a limitare eventuali danni alla Concordia durante l'inverno".