Costa Concordia, confermata la rotazione: trombe marine all'orizzonte
L'operazione scatterà lunedì. Si temono difficoltà per le condizioni meteo
L'operazione per riportare la Costa Concordia in assetto verticale inizierà domani, lunedì 16 settembre. La Protezione civile ha dato il via libera, ma l'operazione è messa a repentaglio dalle condizioni meteo e dalle trombe d'aria avvistate al largo dell'isola del Giglio. L'operazione si chiama parabuckling - letteralmente, ribaltamento del relitto - e dovrebbe durare tra le 12 e le 24 ore, ma a causa delle complicazioni potrebbe protrarsi per giorni: ogni movimento dovrà essere molto delicato e soggetto a costante controllo. E' infatti necessario compensare al meglio le forze per far ruotare il relitto senza deformare lo scafo. Il piano - L'operazione verrà condotta dal consorzio italo-americano formato da Titan Salvage e Micoperi, le imprese scelte da Costa Crociere. Le società, su un sito creato ad hoc, sottolineano che la rotazione avverrà grazie a martinetti idraulici (gli strand jacks) che metteranno in tensione cavi di acciaio fissati alla sommità dei nove cassoni centrali e alle piattaforme sulle quali andrà ad appoggiare il relitto dopo il suo raddrizzamento. La Concordia poggerà su un falso fondale creato per riempire il vuoto tra i due speroni di roccia, uno a poppa e uno a prua, che attualmente sostengono la nave. Il falso fondale è stato realizzato posizionando dei sacchi riempiti con una particolare malta cementizia. Il ribaltamento - I sacchi sono dotati di occhielli in modo da poter essere recuperati e rimossi durante la fase di bonifica a lavori ultimati. Sui sacchi sono inoltre state posizione sei piattaforme, tre di grandi dimensioni e tre più piccole. Per inserire i piloni nel fondale di granito è stata necessaria una trivellazione dal diametro di due metri, il cui sistema a circuito chiuso ha evitato di disperdere i detriti in mare. Quando la nave avrà recuperato l'assetto verticale, la Concordia poggerà sul falso fondale a 30 metri di profondità: allora si passerà alla fase successiva, ossia l'installazione sul lato di dritta - quello attualmente sommerso - di quindici cassoni di galleggiamento, uguali a quelli già saldati sul lato sinistro del relitto. Infine con un sistema pneumatico i cassoni sui due lati verranno progressivamente svuotati dall'acqua e forniranno la spinta necessaria a far rigalleggiare la Concordia. A operazione conclusa, la parte che resterà sommersa sarà di circa 18 metri.