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Costa Concordia, confermata la rotazione: trombe marine all'orizzonte

L'operazione scatterà lunedì. Si temono difficoltà per le condizioni meteo

Andrea Tempestini
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L'operazione per riportare la Costa Concordia in assetto verticale inizierà domani, lunedì 16 settembre. La Protezione civile ha dato il via libera, ma l'operazione è messa a repentaglio dalle condizioni meteo e dalle trombe d'aria avvistate al largo dell'isola del Giglio. L'operazione si chiama parabuckling - letteralmente, ribaltamento del relitto - e dovrebbe durare tra le 12 e le 24 ore, ma a causa delle complicazioni potrebbe protrarsi per giorni: ogni movimento dovrà essere molto delicato e soggetto a costante controllo. E' infatti necessario compensare al meglio le forze per far ruotare il relitto senza deformare lo scafo. Il piano - L'operazione verrà condotta dal consorzio italo-americano formato da Titan Salvage e Micoperi, le imprese scelte da Costa Crociere. Le società, su un sito creato ad hoc, sottolineano che la rotazione avverrà grazie a martinetti idraulici (gli strand jacks) che metteranno in tensione cavi di acciaio fissati alla sommità dei nove cassoni centrali e alle piattaforme sulle quali andrà ad appoggiare il relitto dopo il suo raddrizzamento. La Concordia poggerà su un falso fondale creato per riempire il vuoto tra i due speroni di roccia, uno a poppa e uno a prua, che attualmente sostengono la nave. Il falso fondale è stato realizzato posizionando dei sacchi riempiti con una particolare malta cementizia. Il ribaltamento - I sacchi sono dotati di occhielli in modo da poter essere recuperati e rimossi durante la fase di bonifica a lavori ultimati. Sui sacchi sono inoltre state posizione sei piattaforme, tre di grandi dimensioni e tre più piccole. Per inserire i piloni nel fondale di granito è stata necessaria una trivellazione dal diametro di due metri, il cui sistema a circuito chiuso ha evitato di disperdere i detriti in mare. Quando la nave avrà recuperato l'assetto verticale, la Concordia poggerà sul falso fondale a 30 metri di profondità: allora si passerà alla fase successiva, ossia l'installazione sul lato di dritta - quello attualmente sommerso - di quindici cassoni di galleggiamento, uguali a quelli già saldati sul lato sinistro del relitto. Infine con un sistema pneumatico i cassoni sui due lati verranno progressivamente svuotati dall'acqua e forniranno la spinta necessaria a far rigalleggiare la Concordia. A operazione conclusa, la parte che resterà sommersa sarà di circa 18 metri.

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