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"Il Vesuvio esploderà, serve prevenire", le parole dell'esperto giapponese

"Gli italiani farebbero bene a premunirsi", continua il professore. I Verdi raccolgono l'allarme

Francesca Canelli
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Non abbiamo scampo, il Vesuvio esploderà. Questo il concetto base espresso dal più famoso vulcanologo giapponese Nakada Setsuya, in Italia per la XII Conferenza mondiale dei geoparchi di Ascea, in Cilento. "Gli italiani dovrebbero stare molto attenti e premunirsi a una simile evenienza già da ora", ha aggiunto il professore.  Ma non si sbilancia sui tempi di una presunta esplosione. "Anche se non si puù prevedere quando, è importante ricordare che è un vulcano attivo e non dormiente", dice. Ma sarebbe proprio nell'impossibilità di prevedere un tale evento catastrofico con un certo anticipo il principale problema. I segnali di pericolo, aggiunge Nakada, sarebbero gli sbuffi e i rigonfiamenti, sintomo di movimenti sempre più violenti all'interno del Vesuvio. Poi il vulcanologo spiega che, essendo difficile prevedere un'eruzione, che può avvenire anche nel giro di un'ora, è necessario tenere strettamente sotto controllo la situazione.  A raccogliere l'allarme sono i Verdi ecologisti: "Tutto il mondo - dichiara il responsabile regionale Francesco Emilio Borrelli alla Repubblica - è preoccupato e lancia allarmi per i vulcani del napoletano. Solo la Protezione Civile nazionale continua a dormire sogni beati rinviando di anno in anno il piano dei Campi Flegrei e non aggiornando quello del Vesuvio. Una condotta a nostro avviso scellerata che pagheranno sicuramente le popolazioni del vesuviano e dei Campi Flegrei. Semplicemente non sappiamo a quale generazione toccherà pagare il conto". 

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