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Studente massacrato per motivi politici. Arrestati due "antagonisti" della Statale di Milano

Ex Cuem

I due giovani sono accusati di violenza privata aggravata e lesioni gravissime. Intervento maxillofacciale per la vittima malmenata

Eleonora Tesconi
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Lo scorso 14 febbraio uno studente è stato massacrato di botte all'Università Statale di Milano da due giovani di sinistra.  ranio fratturato e danni "estetici e funzionali permanenti", tanto gravi da necessitare di un intervento ricostruttivo maxillofacciale. Arrestati i due "antagonisti politici" della giovane vittima, anch'essi studenti universitari: L. M., di 30 anni, già imputato nel processo a carico di alcuni esponenti del movimento "No Tav" e arrestato nel gennaio 2012 per gli scontri del 2011 in Val di Susa, e D. S., di 26 anni. Entrambi sono vicini al gruppo "Assemblea di scienze politiche", che attualmente sta occupando l'ex Cuem e l'ex Cuesp dell'università milanese. I due giovani accusati dovranno rispondere di violenza privata aggravata e lesioni personali gravissime.   "Sviste" giornalistiche - Il Corriere della Sera che oggi, 5 settembre, riporta la notizia in prima pagina. "Notte di violenza (e omertà) alla Statale". E nell'occhiello: "Studente aggredito nell'ateneo occupato. Sei mesi dopo due arresti". Nessun riferimento nella titolazione al fatto che i due arrestati sono studenti di sinistra. Nessun accenno neanche nelle pagine interne della cronaca: "Calci in testa per un disegno la follia e i silenzi della Statale". E poi ancora nell'occhiello: "Il pestaggio a febbrario. Scrive sul manifesto dei prirgionieri politici e scatta la violenza" . Bisogna leggere il commento a pagina 19 per trovare la parola "antagonisti" nel titolo: "L'equivoco degli antagonisti che bivaccano nell'ateneo con Milano indifferente".  Nessun riferimento al fatto che si è trattata di un'aggressione di natura politica. Nel commento, poi si parla dell'"equivoco degli antagonisti". Si legge che: "Milano è diventata zona franca per (noti) vagabomdi e provocatori ex universitari che si definiscono confusamente "antagonisti" (probabilmente per darsi un tono di idealit) perché appena possono non trovano niente di meglio che infiltrarsi in cortei, manfestazioni (come quelle dei No Tav) e centri sociali per scatenare la loro furioso demenza".   

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