Spesa, bollette e trasportiNel 2013 stangata da 1.500 euro
Secondo i dati Adusbef e Federconsumatori, l'aumento più consistente è quello degli alimentari (+300 euro sul 2012). Calano (di poco) solo gas e luce
Per prezzi e tariffe nel 2013 si prospetta una stangata pari a 1.492 euro a famiglia. E' la stima aggiornata elaborata dall'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che mostra principali variazioni rispetto alle previsioni iniziali legate da una parte alla riduzione delle bollette, soprattutto quella del gas, e dall'altra dall'aumento delle tariffe di professionisti e artigiani sulla spinta dell'Imu. Per Federconsumatori sono "aumenti insostenibili che stanno determinando pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull'intera economia, che continuera' a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi, che nel biennio 2012-2013, risulta pari a -7,3%, con una contrazione della spesa complessiva delle famiglie di circa 52 miliardi di euro". Tutto cio', si legge in una nota, "senza mettere in conto gli ulteriori aumenti derivanti da Imu e incremento dell'Iva, sulle quali il Governo e' chiamato a decidere a breve". Federconsumatori ritiene pertanto "indispensabile eliminare definitivamente l'Imu sulla prima casa (tranne che per le dimore di lusso) e l'aumento dell'Iva. In assenza di un provvedimento in tal senso", spiega, "le conseguenze sarebbero disastrose, sia in termini diretti, sia in termini indiretti per le varie ricadute su prezzi e tariffe". "Oltre a scongiurare nuovi aumenti - aggiungono i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti - e' ora che il Governo si dia da fare concretamente per un serio piano di rilancio economico, in grado di avviare una ripresa della domanda di mercato e degli investimenti per il lavoro e l'occupazione". Aumento per aumento - In termini assoluti l'aumento piu' consistente quest'anno rispetto al 2012 e' quello della spesa per gli alimentari: +299 euro a famiglia. Ma nel carrello della spesa pesano anche detersivi e prodotti per la casa: +153 euro, secondo l'osservatorio dei consumatori. Non va molto meglio per la scuola, con rincari non solo dei libri e del materiale scolastico per i ragazzi, ma anche delle mense: in tutto 62 euro in piu' rispetto all'anno scorso. Le dolenti note arrivano pero' anche dal capitolo tariffe. Se infatti, dopo le impennate dell'anno scorso, gas e luce diminuiranno rispettivamente di 41 e 5 euro (grazie soprattutto agli interventi dell'Autorita' per l'energia per la riforma del settore gas e alla ridefinizione degli oneri per gli incentivi alle rinnovabili), la tariffe autostradali, quelle di treni e poste, dei professionisti e dei rifiuti registrano aumenti tutt'altro che indifferenti. Per i trasporti ferroviari e locali, i consumatori calcolano +113 euro. Per servizi bancari, bolli e mutui +118 euro, per i pedaggi autostradali +38 euro. Rincarano di 31 euro anche le tariffe aeroportuali mentre, in attesa di una riforma della Tares, la tariffa rifiuti aumenta di 49 euro. Anche le tariffe professionali e artigianali registreranno una stangata di 181 euro, cosi' come le addizionali regionali, in aumento di 173 euro.