Dalla calca al deserto, in Costa Smeralda non c'è più nessuno Anche i paparazzi scappano, e Briatore accusa
Prezzi troppo alti e controlli della finanza spaventano turisti e abituè. Che fuggono a Ibiza, Formentera e Saint-Tropez
Sembra settembre, a Porto Cervo. Stesso clima di vacanze finite, stesse strade deserte che portano addosso solo i residui delle bisbocce estive. Solo che settembre non è. E' pieno agosto e turisti non ce ne sono, pochi anche i villeggianti proprietari di case che hanno deciso di passare le vacanze nella zona "in" della Sardegna. Complici i prezzi e il clima, sicuramente. Ma non solo. Come riporta Dagospia, insieme al traghetto, il cui costo è salito vertiginosamente (una famiglia di 4 persone spende 1500 euro per coprire i 200 chilometri che dividono l'isola dall'Italia) e al clima, ("non ho mai visto un inverno così caldo" è la battuta più ricorrente di questa estate) ci si mette anche la Guardia di Finanza. Dalla carota al bastone - Il laissez fair che per anni ha fatto del luogo una zona franca in cui si davano appuntamento milionari, imprenditori, vip e politici, sembra aver prodotto i suoi frutti. Niente più Corona e Balotelli, solo Flavio Briatore resta a difendere l'orgoglio sardo. Ma si lamenta, "trasporti troppo cari", "tasse e controlli che uccidono la Costa Smeralda". E in effetti gli albergatori confermano: "50 per cento in meno di prenotazioni in hotel". A "Morto Rotondo", come ribattezzato da Dagospia, il porto è pieno, ma le abitazioni dei vacanzieri alla ricerca di un'improbabile rientro economico sono vuote. Il proprietario del Tartarughino, Riccardo Cruciani, in piedi dal '73 è furibondo: "Sono arrivati in nove, cercavano assunzioni in nero. Hanno gridato fuori i documenti. I clienti pensavano a chissà quale retata, i finanzieri stavolta hanno passato il segno". Altri, meno battaglieri, chiudono semplicemente le serrande e il numero di esercizi deceduti in un anno è lì a testimoniarlo. Altre mete - I turisti ripiegano così su mete più abbordabili economicamente. Tra le più frequentate Ibiza, poi Formentera, Minorca, Mykonos, Paros, Santorini, Saint-Tropez, la Croazia, Capri. Anche i paparazzi disertano la Costa Smeralda. E in effetti, se manca la materia prima, meglio migrare altrove. Francesca Canelli