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Trenta secondi di violenza folle:donna massacrata a calci e pugniUccisa nella sua gioielleria

Il corpo della commerciante portato via dal negozio

Saronno, l'omicidio in una gioielleria. Le telecamere di sicurezza riprendono tutto

Andrea Tempestini
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Una donna, 62 anni, Maria Angela Patrizia Granomelli, è stata uccisa sabato pomeriggio nel suo negozio di bigiotteria a Saronno, in provincia di Varese. Secondo le prime ricostruzioni si è trattata di una rapina: Granomelli, titolare del negozio Il dono di Tiffany, è morta per i calci e i pugni ricevuti da un uomo. L'omicida, dopo la furiosa aggressione, è fuggito dal retro del negozio portando con sè alcuni gioielli, un bottino ritenuto dagli inquirenti "non ingente". Il filmato - L'aggressione, durata solo una trentina di secondi, è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza installate nel negozio, nel pieno centro della cittadina: verso le 16.20 un uomo, vestito con pantaloncini corti quadri e una maglietta, per circa tre quarti d'ora si è fatto mostrare collane e braccialetti con un atteggiamento definito dagli investigatori "tranquillo e rilassato". Quindi, attorno alle 17, ha afferrato un astuccio rigido e ha colpito in testa la donna, che si era piegata, continuando poi a infierire con calci e pugni su tutto il corpo per una trentina di secondi con una violenza che è stata definita "incredibile". La fuga - Dopo l'aggressione l'assassino si è trattenuto nella gioielleria fino alle 17.30, infilando alcuni gioielli nell'astuccio. Quindi è uscito da un ingresso sul retro del negozio facendo perdere le tracce. La porta d'ingresso, come accadeva sempre per ragioni di sicurezza, era stata chiusa a chiave e i passanti dall'esterno non si sono accorti di nulla. L'allarme è stato dato dal figlio della donna, che ha trovato il cadavere della madre in una pozza di sangue all'ora di cena. Le telecamere del negozio avrebbero ripreso il volto dell'assassino. Secondo i primi accertamenti non pare che la donna e l'omicida si conoscessero.

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