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Berlusconi, Coppi in Cassazione: "Chiederemo annullamento radicale, abbiamo asso nella manica"

L'avvocato Franco Coppi

Il legale del Cav Franco Coppi: "Ottimista e scaramantico". Il pg: "Processo regolare, la Corte sia imparziale"

Giulio Bucchi
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"Abbiamo un asso nella manica". Franco Coppi, legale di Silvio Berlusconi, si dimostra fiducioso e con i giornalisti, in una pausa dell'udienza della Cassazione che entro mercoledì sera chiuderà il processo Mediaset si lascia andare a qualche cenno d'ottimismo. "Puntiamo all'annullamento radicale, ma sono superstizioso e vado in giro con i cornetti", scherza Coppi. In Appello, Berlusconi è stato condannato a 4 anni di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. A poche ore dalla decisione si respira un clima di cauto ottimismo, che ha significative conseguenze anche a Piazza Affari: a pochi minuti dalla chiusura delle contrattazioni il titolo Mediaset guadagnava 3,02 punti percentuali. Le linee di accusa e difesa - Il giudice Amedeo Franco ha ripercorso prima della pausa per il pranzo tutte le tappe dell'Appello, motivi dei ricorsi compresi. "Relazione completa e impeccabile", è il plauso di Coppi. Secondo l'accusa la gestione dei diritti tv Mediaset faceva capo a Berlusconi e il reato di cui è accusato è da attribuirgli nonostante il ruolo pubblico che rivestiva. Per la difesa del Cavaliere, invece, Berlusconi non aveva più cariche formali nella società all'epoca dei fatti (2002) in quanto rivestiva l'incarico di presidente del Consiglio e pertanto, a detta della difesa, sarebbe completamente estraneo ai fatti contestati. Da ciò deriva il fatto che la difesa di Berlusconi punta all'assoluzione completa.  Il procuratore generale: "Corte sia imparziale" - Prima della difesa, parla l'accusa. "Il compito della Corte è farsi carico del proprio ruolo in modo avulso da aspettative e passioni che sono frutto del libero dibattito ed espressione della democrazia ma devono restare fuori dall'aula", ha spiegato il sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Mura, secondo cui  "la Procura sarà imparziale" e non si farà condizionare "da pressioni esterne", "espressione certamente di democrazia ma che sono e che devono rimanere estranee al processo". Sul legittimo impedimento - Il pg Mura ha poi aggiunto che l'intero processo "è stato celebrato secondo le regole di legge, senza contrastare con i principi, anche costituzionali, del giusto processo". Quindi ha escluso che ci siano vizi procedurali. Secondo Mura sono "inammissibili" i rilievi contenuti nel ricorso in cassazione del Cav sul legittimo impedimento, suo e dei suoi difensori, a comparire in alcune udienze del processo. Il pg ha ricordato, tra gli episodi elencati nel ricorso, un impegno nel Consiglio dei ministri di Berlusconi, un suo incontro istituzionale col premier macedone, il ricovero per l'uveite e gli impegni elettorali dei suoi difensori.

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