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Polizia, gior di vita e smentita. Il Viminale: "Giallo? No, errore"

Alessandro Pansa

Dal ministero degli Interni parte un comunicato che annuncia gli avvicendamenti di dirigenti e funzionari. Poi la nota che spiega: "Si sono sovrapposti due comunicati"

Ignazio Stagno
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Non c'è pace per il Viminale. Al ministero degli Interni, dopo la "crisi kazaka" regna il caos. L'ultimo affaire arriva con una nota partita e poi smentita dallo stesso Viminale che annunciava un rimpasto di teste per una riorganizzazione del corpo di Polizia. Succede tutto in pochi minuti. Poco prima delle 14 il Viminale comunica "gli interventi relativi alla riorganizzazione del dipartimento della pubblica sicurezza". La riorganizzazione era stata annunciata in Parlamento dal ministro Angelino Alfano proprio mentre riferiva riguardo all'espulsione della Shelabayeva e della figlia. Dopo aver inviato il comunicato alle agenzie di stampa arriva la retromarcia del ministero, che chiede di "non tener conto e di annullare" la nota sulla riorganizzazione del Dipartimento di pubblica sicurezza in quanto "erroneamente partito".  Il provvedimento - Il testo prevedeva "50 movimenti". La nota della Polizia: 45 incarichi. Il lungo testo si conclude con una frase: "Tali designazioni (il ricambio di nomine annunciato poche righe prima, ndr) determinano ulteriori trasferimenti a cui vanno ad aggiungersi le assegnazioni dei dirigenti superiori neo promossi e di primi dirigenti per un totale complessivo di 50 movimenti". Insomma 45 dirigenti di Polizia avrebbero dovuto cambiare incarico o sede di lavoro. Nel giro di valzer sarebbero dovuti entrare anche il capo della segreteria del dipartimento della pubblica sicurezza, il direttore ufficio analisi, programmazione e documentazione della segreteria del dipartimento della pubblica sicurezza, il direttore ufficio relazioni esterne e cerimoniale della segreteria del dipartimento della pubblica sicurezza, il direttore servizio immigrazione della direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere e il direttore servizio controllo del territorio. Problema tecnico - L'ufficio stampa del Viminale, da par suo, spiega che non c'è alcun giallo. Si è trattato di un disguido tecnico: erano in partenza due comunicati su argomenti diversi. Il primo dal titolo: "Operazione straordinaria grazie al lavoro della Squadra Stato", relativo all'operazione antimafia condotta a Roma; il secondo era sulla riorganizzazione del Dipartimento di Pubblica sicurezza. Due comunicati stampa differenti che, per un errore tecnico, si sono sovrapposti. Al comunicato sulla riorganizzazione del Dipartimento di Pubblica sicurezza fa seguito, infatti, la nota contentente i nominativi relativi alle funzioni indicate. Giallo risolto. (I.S.)

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