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Treviso, Caldato: "Tagliamo le indennità degli assessori per aiutare i poveri", e il Pd vuole espellere la consigliera

La proposta: "Riduciamo del 30 per cento lo stipendio degli assessori per dare una mano alle famiglie". I dem vanno su tutte le furie: "La paga non si tocca, altrimenti sei fuori"

Ignazio Stagno
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Le epurazioni ora arrivano anche in casa Pd. Il motivo è lo stesso del Movimento Cinque Stelle: i soldi. Ma alla rovescia. Se i grillini espulsi volevano qualche euro in più in busta paga, al Nazareno si fa fuori chi invece vuole guadagnare di meno. La storia arriva da Treviso ed è raccontata da Oggi Treviso. La consigliera del Pd, Maristella Caldato rischia di dover abbandonare i democratici per una proposta che ha fatto andare su tutte le furie i suoi compagni di partito. La Caldato ha proposto un taglio del 30 per cento dell'indennità degli assessori per aiutare. Non l'avesse mai fatto. Apriti cielo. La facciamo fuori - Ora la consigliera rischia l'espulsione dal Pd. "Non è così che si fa", afferma la dem Antonella Tocchetto. A ruota arriva anche il sindaco, Giovanni Manildo, a dire "no" al taglio delle indennità: "Non toccherò le indennità, il risparmio vero si fa altrove". Al coro si unisce anche il vice sindaco democratico Roberto Grigoletto: "Se non le piace la linea, la Caldato ne tragga le conseguenze". Insomma Grigoletto prepara la procedura di espulsione. Intanto il circolo del Pd di Treviso ha imposto alla Caldato lo stop alla sua mozione. Se dovesse perseverare su questa linea verrà espulsa dal partito. Insomma ai democratici toccategli tutto ma non l'indennità. E il M5S ha già un account pronto per la "povera" Caldato. (I.S.)

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